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Ponte sullo Stretto, Salvini accelera: 8 novembre vertice con Occhiuto e Schifani

Sul tavolo anche l'esame di oltre 100 opere pubbliche commissariate in tutta Italia

Economia, Trasporti
Ponte sullo Stretto, Salvini accelera: 8 novembre vertice con Occhiuto e Schifani
(Teleborsa) - Il Ponte sullo Stretto di Messina sarà al centro dell'incontro a Roma, in programma martedì 8 novembre, tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, e i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Sul tavolo – secondo quanto apprende l'Ansa – anche "l'esame di oltre 100 opere pubbliche commissariate in tutta Italia, con l'obiettivo di accelerare i lavori e dare il via anche a nuovi progetti".

"L'appuntamento, previsto al dicastero di Porta Pia, – si legge in una nota – sarà l'occasione per discutere soprattutto di Ponte sullo Stretto. Si tratta, com'è noto, di un ambizioso obiettivo del centrodestra. Salvini intende realizzarlo, in piena coerenza con quel programma elettorale premiato da milioni di elettori e che rappresenta la stella polare del vicepremier e ministro, in totale condivisione con i partner di governo".



"Ottima l'iniziativa del ministro Salvini di un vertice con i presidenti delle regioni Calabria e Sicilia con l'obiettivo di riprendere e accelerare la costruzione del Ponte sullo Stretto, che rimane, ancora oggi, l'unico grande progetto di livello definitivo approvato per il Sud – dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto (fratello maggiore del presidente della Calabria) –. ll progetto potrebbe essere cantierato in pochissimo tempo, magari coinvolgendo in questa fase anche un architetto di statura internazionale in modo da conferire all'opera una elevata qualità formale, una identità culturale ben precisa e una forte riconoscibilità. Voglio ricordare con orgoglio come l'opera fosse stata messa a gara dall'ultimo governo Berlusconi e poi bloccata sciaguratamente da Monti. Oggi, può essere facilmente ripresa se esiste, come pare, la volontà politica così da portarla avanti insieme ad altri grandi progetti per il Sud. La grande opera, destinataria di risorse europee previste per il corridoio TEN-T da Palermo a Helsinki, se oggi fosse cantierizzata, darebbe immediatamente lavoro a circa 120mila persone, creerebbe un indotto per la nazione di oltre 100 miliardi di euro in trent'anni, contribuirebbe a ridurre l'inquinamento ambientale e consentirebbe la prosecuzione dell'alta velocità ferroviaria in Sicilia velocizzando il transito di persone e di merci. Ecco perché non possiamo rinunciare a questa grande opportunità: non solo si tratta di una grande opera funzionale allo sviluppo, ma di un simbolo della capacità creativa e tecnica del Paese oltre che di un segnale concreto del Sud che si riscatta, cresce e fa crescere l'Italia".

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