(Teleborsa) -
Bibanca, che fa parte del gruppo
BPER, ha registrato un
utile netto pari a 20,2 milioni di euro al 30 settembre 2022, che si incrementa del 22,4% rispetto al 30 settembre 2021 (16,5 milioni), nonostante accantonamenti prudenziali a presidio del rischio di credito in crescita di 15 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021. Il
margine di interesse e quello di intermediazione raggiungono rispettivamente 65,3 milioni di euro (+54,8%) e 95,6 milioni di euro (+40,0%).
Le
erogazioni nei primi nove mesi hanno superato 960 milioni di euro, in aumento del 50,8% rispetto all’analogo periodo del 2021, portando il
totale dei crediti alla clientela a 3 miliardi di euro (+68,9% rispetto al 30 settembre 2021) anche grazie all'acquisizione degli stock dei prestiti personali da BPER Banca e Banco di Sardegna perfezionata nel mese di aprile.
Le
carte gestite da Bibanca hanno superato 4,4 milioni di euro (+0,4 milioni su settembre 2021) e il
transato generato dalle stesse ha raggiunto nei primi nove mesi dell'anno il valore di 21,8 miliardi di euro (+63% sullo stesso periodo dello scorso anno).
L'
NPE ratio lordo è in riduzione all'1,8% dal 2,5% al 30 settembre 2021. Contenuto il rapporto delle sofferenze lorde sugli impieghi totali che si ferma a 0,5%, in ulteriore calo rispetto al dato dello stesso periodo dello scorso anno (0,6%). Il rapporto fra i crediti deteriorati netti (incluse le sofferenze) ed il patrimonio è pari all'8,6% (era il 9,4% al 30 settembre 2021).
La
copertura degli NPE si incrementa, passando dal 42% di settembre 2021 al 49,1% attuale ed il costo del credito aumenta dallo 0,2% allo 0,6% per i maggiori accantonamenti stanziati prudenzialmente a presidio del rischio di credito, che hanno generato rettifiche per 18,6 milioni di euro a settembre 2022, con una crescita di 15,2 milioni di euro sull'analogo periodo del 2021.