(Teleborsa) -
La BCE e l'Autorità bancaria europea lanciano un
allarme sull'incompleta attuazione degli standard internazionali di
Basilea III. "Abbiamo bisogno di regole forti per banche forti. Basilea III ha quello che serve. Ma la normativa europea potrebbe rimanere indietro rispetto agli standard internazionali", avvertono il vicepresidente della BCE
Luis de Guindos, il presidente della vigilanza della BCE
Andrea Enria ed il presidente dell'EBA
José Manuel Campa in un post sul blog dell'Istituto di Francoforte intitolato "Regole forti, banche forti: manteniamo gli impegni".
"
Il pacchetto bancario oggi conta ora più che mai. Dobbiamo
attenerci ai nostri impegni globali, attuare fedelmente Basilea III e rafforzare i poteri di vigilanza", affermano de Guindos, Enria e Campa, sollecitando il legislatore a concentrarsi sulla resilienza del settore bancario e ricordando che "
banche forti sono in grado di
servire meglio imprese, cittadini e l'economia in generale".
"La revisione degli standard di Basilea dopo la crisi finanziaria è stata un percorso lungo e impegnativo", ricordano le autorità bancarie, ricordando che
l'Europa "sedeva al tavolo dei negoziati a Basilea e quindi l'accordo finale incorpora molti suggerimenti e adeguamenti avanzati dagli attori europei" e che l'attuazione degli standard "sarà decisiva per mantenere sano e salvo il nostro sistema bancario".
"Siamo
molto preoccupati per il fatto che nelle
discussioni legislative in corso fra il Consiglio europeo ed il Parlamento europeo sul pacchetto bancario, numerosi sono stati gli
inviti a discostarsi dagli standard internazionali. La BCE e l'Autorità bancaria europea (EBA) - sottolineano nel post - hanno costantemente sostenuto
un'attuazione piena, tempestiva e fedele di Basilea III. Le regole sono state articolate con cura per garantire standard minimi di di sicurezza a livello mondiale contro la serie di rischi che abbiamo dolorosamente sperimentato durante la crisi finanziaria globale".
"La proposta legislativa della Commissione Europea prevedeva già
diverse deviazioni dalle regole di Basilea III", affermano le tre autorità, ricordando che le modifiche proposte da Bruxelles ridurrebbero di un 3,2 punti percentuali l'aggiustamento del capitale regolamentare Tier 1 previsto da Basilea per la fine del periodo "phased-in" e che
l'EBA e la BCE hanno già criticato queste deviazioni, in quanto "
lascerebbero sacche di rischio irrisolte e potrebbero accrescere i rischi per la stabilità finanziaria".
In aggiunta a questo, "
il Consiglio europeo ed il Parlamento stanno valutando
l'introduzione di ulteriori deviazioni da Basilea III in diversi campi, inclusa la valutazione del rischio delle esposizioni azionarie intragruppo, il debito subordinato, le esposizioni sull'acquisto di terreni e le esposizioni sulle costruzioni condotte fuori bilancio". Ciò - ribadiscono - "mette in gioco la reputazione, la competitività e, in definitiva,
accresce i costi di finanziamento del settore bancario europeo" e si rischia che "il
Comitato di Basilea giudichi l'UE non conforme" ai propri standard.