(Teleborsa) - Fino a questo momento confermate le attese che indicavano il
Partito Repubblicano vincente alla
Camera, mentre al
Senato è testa a testa con il
Partito Democratico per la maggioranza in aula. Sono ancora in corso i conteggi per le
elezioni di Midterm negli
Stati Uniti ma le prime indicazioni provenienti dal conteggio dei voti sembrano orientare il risultato complessivo verso una sostanziale vittoria dei repubblicani ma senza la cosiddetta "onda rossa" temuta dai democratici (negli Stati Uniti il rosso indica il partito conservatore, il blu quello progressista).
Gli
Stati Uniti erano chiamati a rinnovare i 435 deputati della Camera dei Deputati e un terzo dei senatori, oltre a diverse cariche amministrative locali. In alcuni stati si è votato anche per la carica di
Governatore. I media Usa hanno assegnato al governatore uscente dem
Tony Evers la vittoria sul manager Tim Michels (sostenuto da Donald Trump) in
Wisconsin in una delle sfide più costose e incerte di Midterm. Anche la governatrice dem del
Michigan Gretchen Whitmer è stata riconfermata battendo la repubblicana Tudor Dixon nella prima sfida tra due donne nello stato del Midwest. Il repubblicano
Jim Pillen è stato invece eletto governatore del
Nebraska battendo la senatrice Carol Blood, e continuando così la serie di 24 anni di successi del partito nello Stato.
Secondo quanto riportato dai media americani, sia la speaker della Camera
Nancy Pelosi che il leader della minoranza repubblicana alla House
Kevin McCarthy - suo successore in caso di vittoria del Grand Old party - hanno ottenuto la riconferma del seggio. Secondo gli ultimi dati aggiornali, il partito dell'Elefante ha strappato sei seggi alla Camera (solo 1 i dem). Il
Senato resta in bilico (46 a 46 con 8 Stati ancora da assegnare), appeso a sfide ancora testa a testa come quelle in
Pennsylvania tra il vice governatore dem John Fetterman e il chirurgo Mehmet Oz e in
Georgia tra il reverendo dem Rafael Warnock e l'ex campione di football Herschel Walker.
Uno dei principali timori alla vigilia delle elezioni era il peso che avrebbero avuto i candidati "
negazionisti" del partito repubblicani, cioè quelli che contestano la vittoria alle presidenziali di
Joe Biden nel 2020, l'ala più estremista sostenuta dall'ex presidente
Donald Trump. Al momento i media americani riportano che sono più di 140 – su quasi 300 candidati – i negazionisti che hanno conquistato seggi al Congresso o in ruoli chiave, in alcuni casi di supervisione di prossime votazioni.