(Teleborsa) - "Come sezione economia circolare dell'ENEA abbiamo avviato un progetto che è stato finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico che vede il coinvolgimento dei consumatori. Il progetto si chiama 'Reciproco' e ha l'obiettivo di dialogare con i cittadini sulle buone pratiche di economia circolare nella vita quotidiana dei consumatori. Attraverso degli 'Urban Living Lab', che è una metodologia che abbiamo applicato come Enea, abbiamo creato dei laboratori partecipati che hanno visto il coinvolgimento dei cittadini nelle città di Bologna, Anguillara, vicino a Roma, e di Taranto. Questo ha permesso ai cittadini di avviare un confronto su quello che può essere un nuovo stile di vita per non produrre rifiuti, risparmiare risorse, e quindi avere una vita più sostenibile". È quanto spiega
Francesca Cappellaro, Ricercatrice ENEA Dipartimento Sostenibilità Sistemi produttivi e territoriali, intervistata ad
Ecomondo. ENEA ha avviato anche una vera e propria piattaforma italiana per l'economia circolare. Come funziona e quali i suoi obiettivi?"L'obiettivo principale della piattaforma, che è nata già dal 2018 su iniziativa Europea nell'ambito della quale Enea coordina la piattaforma italiana, è quella di uno scambio di buone pratiche tra stakeholder diversi. Prima abbiamo parlato di uno scambio di buone pratiche tra cittadini ma è molto utile anche un confronto tra buone pratiche che riguardano le imprese oppure buone pratiche che riguardano i comuni le pubbliche amministrazioni perché da questo scambio si può imparare l'un l'altro e fare in modo che l'economia circolare si diffonda e diventi sempre più una buona pratica anche a livello nazionale".