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Manovra, Meloni: "Gran parte delle risorse destinate alle realtà produttive"

L'intervento della presidente del Consiglio all'assemblea generale 2022 di Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia Rovigo

Economia
Manovra, Meloni: "Gran parte delle risorse destinate alle realtà produttive"
(Teleborsa) -

Per la manovra economica "avevamo poche risorse e abbiamo deciso dove concentrarle. Emergono priorità e una visione: crescita economica e attenzione al lavoro, a partire dalla messa in sicurezza del sistema produttivo a fronte del caro energia. Abbiamo scelto di sostenere i più fragili e rafforzare la classe media". È quanto ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista al Corriere della Sera. "Anche la tassa piatta incrementale si applica su massimo 40mila euro, riguarda dunque il ceto medio. Il messaggio di fondo che vogliamo dare – ha detto Meloni – è questo: la ricchezza non la crea lo Stato, ma le imprese con i loro lavoratori. Allo Stato compete dare una mano. Saremo a fianco di chi in un momento difficile si rimbocca le maniche".

"Che la manovra venga stravolta dalle richieste degli alleati di governo francamente non lo credo – ha proseguito la premier –. Possono arrivare certamente norme migliorative, non solo dalla maggioranza ma anche dell'opposizione. Escludo che venga stravolta: sono anzi stata colpita dalla coesione nel Consiglio dei Ministri che ha approvato la legge di Bilancio. E come si fa e come si sa in Cdm siedono tanto il segretario della Lega quanto il coordinatore di Forza Italia. Stravolgere la manovra significherebbe delegittimarli. Sicuramente terremo in debita considerazione le proposte che arriveranno dalla maggioranza e spero che anche l'opposizione abbia un atteggiamento non pregiudiziale. Per questo a chi ha chiesto di interloquire, per ora solo Calenda, abbiamo risposto 'volentieri'".


Ieri, in collegamento con l'assemblea generale 2022 di Assindustria Venetocentro e Confindustria Venezia Rovigo, Meloni ha definito quella per presentare il disegno di legge "una corsa contro il tempo, fatta in tempi molto molto ristretti". "Abbiamo voluto scrivere questa manovra – ha spiegato la presidente del Consiglio – senza rinunciare a delineare una traiettoria nitida" e "tra le priorità certamente c'è quello della crescita economica".

"Avremmo voluto più tempo per confrontarci prima della legge di bilancio, ma quelli decisi sono interventi che incarnano una visione sociale che questo governo "condivide con la Confindustria" ha detto Meloni rivendicando come, un mese dopo essersi insediato, "il governo ha già aperto un tavolo con le categorie produttive".

Nel disegno di legge di bilancio – ha proseguito Meloni – "la gran parte delle risorse sono destinate alle realtà produttive, per ribadire un principio troppo spesso messo in discussione: non può esistere welfare se a monte non c'è chi genera ricchezza".


"Questa nazione non ha una strategia industriale da troppo tempo – ha sottolineato la premier – le misure perderanno di qualsiasi efficacia se non riusciremo a garantire alle imprese un contesto differente da quello fin qui trovato nel rapporto con lo Stato e il governo. Sin dal mio insediamento ho sottolineato due principi fondamentali: non disturbare chi produce, e rimettere al centro il confronto con i corpi intermedi. Se l'industria va bene, allora va bene anche la nazione poi spetta alla politica fare sintesi e assumersi la responsabilità delle scelte. Io intendo assumermele anche se dovesse costare in termini elettorali. Siamo pronti a fare quello che è giusto per la nazione e non per noi. Lo dimostra anche la scelta operata sul Reddito di cittadinanza, grazie alla quale il governo intende ricostruire una cultura e un'etica del lavoro, e farlo insieme a chi fa impresa e chi produce. Analogamente, l'Italia deve tornare a produrre energia, quello che serve deve banalmente essere fatto, e in generale, scegliere dove vuol stare nel contesto geostrategico, dove vuole investire e concentrare le risorse su quegli obiettivi. Partendo dalla difesa dell'interesse nazionale, anche in Europa. Penso al gas, al price cap, al settore del packaging, oggetto anche delle mie interlocuzioni con la Commissione Ue, ed è esposto a rischi in questi giorni. Un piccolo segnale – ha aggiunto riferendosi a una bozza di regolamento comunitario sui rifiuti da imballaggi in cui Bruxelles rivede al ribasso i target di riciclo – è arrivato, credo anche grazie al lavoro del governo".


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