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Generali Italia, Monacelli: "Welfare elemento di strategia fondamentale per le imprese"

L'intervista al General Manager in occasione della presentazione del Rapporto Welfare Index PMI 2022

Economia, PMI, Welfare
Generali Italia, Monacelli: "Welfare elemento di strategia fondamentale per le imprese"
(Teleborsa) - "Il Welfare Index PMI, iniziativa giunta alla settima edizione, rappresenta un momento di ascolto e di confronto fondamentale tra le istituzioni, le imprese, le confederazioni e Generali. Personalmente credo che proprio la collaborazione tra istituzioni, imprese e player dell'economia come Generali possa rappresentare un acceleratore fondamentale per la diffusione del welfare in Italia. Generali è protagonista da questo punto di vista, non solo perché promuove la cultura del welfare come facciamo oggi con il Welfare Index PMI con 6500 imprese coinvolte. Abbiamo visto in questi anni l'evoluzione e la trasformazione del welfare in Italia sia per quantità che per qualità. Non facciamo solo promozione di welfare ma siamo produttori di welfare per i nostri 15mila dipendenti e collaboratori su tutto il territorio nazionale e fornitori per le imprese italiane perché un'impresa ogni quattro è assicurata con Generali. Il nostro modello è volto a promuovere e diffondere questa cultura che credo rappresenti un pilastro fondamentale per l'economia italiana e per il Sistema Paese". È quanto ha affermato Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia a margine della presentazione del Rapporto Welfare Index PMI 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane. I risultati di Welfare Index PMI, iniziativa promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane – Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio – sono stati illustrati oggi a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria.




Qual è, a 7 anni di distanza dalla prima edizione del Welfare Index PMI, lo stato di salute del welfare aziendale?

"Di sicuro c'è stata un'evoluzione notevole, una crescita enorme. Io l'ho visto proprio all'interno delle imprese che hanno partecipato nel corso degli anni a questa grande ricerca che noi portiamo avanti. Credo, tuttavia, che ci sia ancora molto fare perché il welfare si deve diffondere e deve entrare nella strategia delle aziende ricordandoci sempre che non è un fattore laterale rispetto alle attività d'impresa ma è un elemento di strategia fondamentale. Il welfare genera, infatti, competitività, attrazione di nuovi talenti, ed è quindi è un fattore
determinante per il successo delle imprese italiane. In Generali noi lo sperimentiamo proprio direttamente sui nostri dipendenti e collaboratori e – proprio perché siamo produttori di welfare prima di fornirlo poi ai nostri clienti su tutto il territorio – credo che questo rappresenti la nostra carta d'identità.

Collaborazione pubblico-privato. Va incentivata sul fronte del welfare?

"Credo che sia sempre di più necessario superare una semplice logica di complementarietà e passare ad una logica di partnership tra istituzioni, imprese e player economici come Generali. Le istituzioni possono continuare a promuovere il welfare agevolando l'accesso al welfare. Questo può essere fatto, ad esempio, attraverso le agevolazioni fiscali che possono rendere l'investimento delle imprese in questi ambiti sempre più conveniente perché ritorno sull'investimento è molto chiaro e si riflette nei risultati nella performance economica delle imprese che hanno modelli di welfare maturi".





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