(Teleborsa) - Con il nuovo anno stop allo sconto sui
carburanti introdotto dal Governo Draghi. Il nuovo governo non ha infatti prorogato lo
sconto delle
accise su diesel e benzina dopo averlo già ridotto da 30 centesimi al litro a 18 centesimi al litro a dicembre.
Il rialzo però sembra essere controbilanciato da un trend in discesa dei
prezzi dei carburanti. Secondo le rilevazioni settimanali del
ministero dell’Ambiente, i prezzi dei carburanti sono infatti ancora in calo: la
benzina, ad esempio, è scesa ai minimi da un anno e mezzo. Tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro, un valore che non si vedeva da giugno del 2021. Prosegue così la scia del calo delle quotazioni del
petrolio sui mercati internazionali.
La decisione del governo di non confermare la misura voluta dal governo precedente per abbassare il prezzo dei carburanti dopo l'impennata che ha fatto seguito alla guerra in
Ucraina ha provocato malumori tra le associazioni dei
consumatori che oltre al rincaro diretto per i cittadini si aspettano un probabile aumento del prezzo delle
merci, già alle prese con l'inflazione, dal momento che aumenterà in generale il costo del trasporto su gomma.
La reintroduzione della tassazione piena sui carburanti consentirà però allo
Stato di recuperare ingenti risorse: si calcola infatti che dal 22 marzo al 30 novembre 2022, quando lo sconto era di 30 centesimi, la misura è costata alle
casse statali ben
7,3 miliardi di euro.