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Clima, S&P: il cambiamento climatico aumenterà la volatilità della produzione

Economia
Clima, S&P: il cambiamento climatico aumenterà la volatilità della produzione
(Teleborsa) - I rischi fisici legati al clima turberanno ed eroderanno sempre più la capacità produttiva dell'economia globale. È una delle conclusioni a cui giunge il nuovo report a cura di S&P Global Ratings che analizza gli impatti macroeconomici dei rischi fisici climatici a livello globale. Secondo lo studio dell'agenzia di rating americana i rischi cronici porteranno probabilmente a un aumento graduale delle perdite, mentre gli eventi meteorologici più acuti aumenteranno probabilmente la volatilità della produzione, provocando pressioni inflazionistiche nel momento in cui il capitale danneggiato e la riduzione della produttività incideranno sulla capacità dell'offerta di soddisfare la domanda a breve termine.

I ricercatori di S&P hanno stimato che i rischi fisici legati al clima potrebbero esporre il 4% del PIL globale a perdite entro il 2050 in base all'attuale impegno in base al quale le emissioni dovrebbero raggiungere il picco nel 2040 prima di diminuire. La ricerca finora suggerisce che le economie con mezzi finanziari e mercati del lavoro superiori tenderanno a vedere meno a lungo termine gli effetti della crisi rispetto ai Paesi a reddito medio-basso (vedi IMF 2017). Man mano che i rischi fisici aumenteranno è probabile che l'economia globale si adatti a questi rischi, ma tale adattamento potrebbe non compensare del tutto le perdite dovute alle nuove condizioni meteorologiche, soprattutto a causa del notevole divario di adattamento. Per i paesi in via di sviluppo, l'Onu ha stimato che il fabbisogno annuale di investimenti per l'adattamento sarà 5-10 volte superiore rispetto al 2022, portando la cifra a 340 miliardi di dollari all'anno entro il 2030.

Lo studio evidenzia che i futuri shock macroeconomici legati al clima dipenderanno dal percorso che il mondo intraprenderà, che può variare dalla semplice accettazione del riscaldamento globale all’imposizione di una transizione rapida verso il net zero. Le politiche, le preferenze dei consumatori e degli investitori e la tecnologia determineranno se prevarranno i rischi fisici o quelli legati alla transizione, ma è probabile che ci troveremo di fronte a un mix di entrambi. S&P ritiene che i rischi fisici peggioreranno finché le emissioni nette saranno positive.

Secondo il rapporto di S&P Global Ratings è probabile che una transizione più rapida verso il net zero sia più difficoltosa all'inizio, con un aumento dell'inflazione dovuto al fatto che l'offerta ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti della domanda. Ma gli impatti netti a lungo termine sono meno chiari. Gli effetti positivi sulla crescita potrebbero verificarsi se l'innovazione green dovesse far aumentare la produttività, compensando forse alcuni dei costi iniziali della transizione.






(Foto: Photo by Jason Blackeye on Unsplash )
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