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Carburanti, in lieve calo il prezzo alla pompa. Blangiardo: effetto inflazione pesa su famiglie più deboli

Economia
Carburanti, in lieve calo il prezzo alla pompa. Blangiardo: effetto inflazione pesa su famiglie più deboli
(Teleborsa) - Il deciso recupero dell'euro sul dollaro spinge in basso le quotazioni dei prodotti raffinati. Risultano in lieve calo anche oggi le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, dopo il movimento al ribasso sui listini dei prezzi consigliati di ieri. In base alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana che elabora le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico - rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti - la benzina self service si attesta a 1,819 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,821, pompe bianche 1,815), gasolio a 1,876 euro/litro (-2, compagnie 1,878, pompe bianche 1,873).

Benzina servito a 1,960 euro/litro (invariato, compagnie 2,003, pompe bianche 1,875), diesel a 2,017 euro/litro (-1, compagnie 2,061, pompe bianche 1,932). Gpl servito a 0,790 euro/litro (-1, compagnie 0,801, pompe bianche 0,777), metano servito a 2,324 euro/kg (-7, compagnie 2,359, pompe bianche 2,297), Gnl 2,553 euro/kg (+5, compagnie 2,584 euro/kg, pompe bianche 2,532 euro/kg).

Per quel che riguarda i prezzi praticati sulle autostrade, benzina self service a 1,911 euro/litro (servito 2,169), gasolio self service a 1,962 euro/litro (servito 2,221), Gpl a 0,898 euro/litro, metano a 2,531 euro/kg e Gnl a 2,547 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 548 euro per mille litri (-6 valori arrotondati), diesel a 686 euro per mille litri (-15 valori arrotondati). Questi i valori comprensivi di accisa: benzina a 1276,51 euro per mille litri, diesel a 1316,76 euro per mille litri.

Intanto il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, ha spiegato che i carburanti hanno sull'inflazione un effetto "diretto" e uno "indiretto", dovuto ai trasporti e all'intermediazione. "Questo può rappresentare un grosso problema in prospettiva se le cose dovessero andare nella direzione di una continua crescita". ha sottolineato Blangiardo a Sky Tg24. Il presidente dell'Istat ha ricordato la stima dell'Istituto sull'inflazione acquisita per il 2023, pari al 5,1%, un dato che però ora potrebbe apparire "ottimistico". "Se le cose dovessero ulteriormente peggiorare, il valore potrebbe essere superato al rialzo con effetti soprattutto sulle famiglie meno abbienti", ha aggiunto.






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