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Energia, Eurispes: burocrazia ostacolo per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia

Economia
Energia, Eurispes: burocrazia ostacolo per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia
(Teleborsa) - Impedimenti burocratici e vincoli legislativi uniti alle storiche difficoltà legate alla realizzazione di nuove opere sono i principali ostacoli che si trova ad affrontare il settore energetico italiano. È quanto è emerso dall'ultimo rapporto Eurispes sul bilancio energetico italiano. "Al riguardo, sono emblematici i casi del rigassificatore di Piombino e del termovalorizzatore di Roma, fermi da quasi un anno. Dove invece di discutere della rilevanza strategica che l’opera avrebbe per il Sistema Paese, o sui costi/benefici che simili infrastrutture potrebbero avere, si assiste ad un dibattito sostanzialmente monopolizzato da temi locali che poco o nulla hanno a che vedere con le dinamiche globali a cui si dovrebbe tentare di rispondere" si legge nelle conclusioni dello studio.



L’analisi presenta poi il quadro di un Paese spaccato a metà in cui gli effetti della crisi, sentiti duramente sull’interno territorio nazionale, non si sono distribuiti in maniera omogena. "Sotto questo punto di vista, basti pensare alla crescita della povertà energetica che rischia di acuire ulteriormente le disparità tra Nord e il Sud o la mancanza di infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica che permettano di trasportare l’energia prodotta da impianti nel FER al Mezzogiorno verso i consumatori finali, spesso situati nel Nord del Paese", sottolinea Eurispes.

La crisi energetica, scaturita dal conflitto in Ucraina, ha avuto comunque l’effetto di dare un’ulteriore accelerazione allo sviluppo di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, che soprattutto al Sud, potrebbero portare grandi benefici sia in termini occupazionali che di accesso ad energia a prezzi più bassi.

"Se, da un lato il Paese ha la necessità di far fronte alle contingenze di breve periodo legate all’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia, dall’altro deve sfruttare la congiuntura favorevole per accelerare il più possibile il processo di decarbonizzazione della nostra economia", si legge nel rapporto. "L’aumento dei prezzi delle fonti energetiche non rinnovabili, i finanziamenti europei legati al piano REPowerEU e i fondi del Recovery Plan stanno creando le condizioni perfette per lo sviluppo e la costruzione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tuttavia, affinché ciò venga realizzato non bastano finanziamenti e progetti; servono una classe politica dotata di visione strategica e un apparato burocratico funzionante in grado di sostenere la realizzazione e l’implementazione di progetti", è la conclusione di Eurispes.
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