Facebook Pixel
Milano 24-apr
0 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 +0,32%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 24-apr
8.040,38 -0,06%
Francoforte 24-apr
18.088,7 -0,27%

UE, nuovo debito comune: Olanda "titubante"

"Ci sono così tanti soldi in questo momento a disposizione che è utile cercare di combinare ciò che c'è già", ha detto Rutte

Economia
UE, nuovo debito comune: Olanda "titubante"
(Teleborsa) - L'Olanda è "titubante" sulle ipotesi di nuovo debito comune europeo: "Sono ancora disponibili parte dei prestiti nell'ambito della Recovery and Resilience Facility e molti Paesi non li stanno utilizzando. Ci sono così tanti soldi in questo momento a disposizione che è utile cercare di combinare ciò che c'è già". Lo ha sottolineato in una intervista a Il Corriere della Sera il Premier olandese, Mark Rutte.



Commentando le ipotesi che il prossimo Consiglio europeo valuti un nuovo SURE, Rutte taglia corto: "Non commento mai le bozze. Ma se mi chiedete se sia a favore di un programma Sure ho dei dubbi". Il premier olandese ha anche parlato degli aiuti di stato e della competizione tra Ue e Usa per attrarre imprese strategiche. "Dobbiamo pensare a come organizzarci per fare in modo che gli investimenti siano effettuati in Europa. E non sono gli Stati Uniti i responsabili di come funziona il nostro sistema. Si può però imparare dagli Usa che non ci sono solo i sussidi, ma anche l'aspetto fiscale, o una combinazione. Non dipende solo dagli Usa la nostra competitività. Anche da noi". Nelle ultime settimane si è parlato in Europa della possibilità di modificare le regole per gli aiuti di Stato. Un'eventualità della quale in Olanda "non siamo molto contenti. Immagino che si terrà un dibattito: posso accettare alcuni cambiamenti purché siano limitati, ma devo essere convinto che tali cambiamenti saranno utili e proficui", ha spiegato Rutte.

"Aspetto con impazienza il dibattito del 9 e 10 febbraio. Una corsa all'allentamento delle regole sugli aiuti di Stato non ci piace, perché una delle cose di maggior successo dell'Ue è il mercato interno, che si basa sul successo delle politiche commerciali e sugli aiuti di Stato e commerciali. E se vengono cambiate per troppo tempo, potremmo avere un impatto a lungo termine", ha concluso.

Nei giorni scorsi, l'appello a una risposta a breve termine era arrivato dal presidente del consiglio europeo, Charles Michel per il quale serviranno "risposte rapide su economia, migranti, energia e difesa comune. Abbiamo bisogno di un'Europa forte".
Condividi
```