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Fed, Waller: lotta all'inflazione più lunga delle attese, tassi ancora in aumento

Finanza
Fed, Waller: lotta all'inflazione più lunga delle attese, tassi ancora in aumento
(Teleborsa) - Se i dati in uscita prima della prossima riunione della Federal Reserve (21-22 marzo) mostrassero che la creazione di posti di lavoro si sta moderando e l'inflazione si sta abbassando in modo significativo dai numeri di gennaio, riprendendo il suo percorso discendente, allora "sosterrei l'aumento dell'intervallo obiettivo per il tasso sui federal funds un altro paio volte, a un tasso terminale previsto compreso tra il 5,1 e il 5,4%". Lo ha affermato Christopher Waller, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve degli Stati Uniti, ad un evento a Los Angeles.

"D'altra parte, se questi rapporti continuano a essere troppo caldi, quest'anno l'intervallo obiettivo dovrà essere aumentato ancora di più per garantire che non perdiamo lo slancio che esisteva prima della pubblicazione dei dati di gennaio", ha aggiunto.



Waller ha citato il fatto che il mese scorso c'è stata "una raffica di dati che hanno messo in discussione" l'opinione di gennaio secondo cui il Federal Open Market Committee (FOMC) stava compiendo progressi significativi nella moderazione dell'attività economica e nella riduzione dell'inflazione. "Non sono l'unico la cui prospettiva è cambiata - ha notato - Dalla fine di gennaio, gli operatori dei mercati finanziari hanno rivisto le loro prospettive in un modo che li ha portati ad aumentare le loro aspettative per il tasso sui federal funds alla fine del 2023 di circa mezzo punto percentuale".

Lo spostamento dei dati è iniziato "con il botto" il 1° febbraio, con un forte aumento del numero di offerte di lavoro a dicembre. Poco più di una settimana dopo, a San Valentino, "invece di una scatola di cioccolatini, abbiamo ricevuto il rapporto sull'inflazione" per gennaio, che non solo ha smesso di diminuire ma è anche rallentata molto meno nella seconda metà dello scorso anno rispetto a quanto riportato in precedenza. Più tardi quella settimana, i dati sui prezzi alla produzione e il rapporto della scorsa settimana sui prezzi della spesa per consumi personali (PCE) "hanno rafforzato questi due punti".

Questi dati sottolineano l'opinione, secondo Waller, che "la lotta per ridurre l'inflazione al nostro obiettivo del 2% sarà più lenta e più lunga di quanto molti si aspettassero solo un mese o due fa".
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