(Teleborsa) - "Consapevoli di un'economia in continua evoluzione siamo al lavoro per disegnare percorsi previdenziali stabili, che permettano a ciascuno di progettare il proprio futuro pensionistico". Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro,
Marina Calderone, nel suo intervento alle celebrazioni per i 125 anni dalla fondazione dell'
Inps.
Calderone ha rimarcato che "al centro di tutto resta il
diritto-dovere al
lavoro, che la Costituzione mette tra i principi fondamentali della Repubblica, perché è inclusione e condizione necessaria per costruire una storia previdenziale solida". Il ministro del Lavoro ha aggiunto che "abbiamo davanti l'urgenza di guardare a come il sistema di
welfare debba essere adeguato per poter rispondere alle sfide che la società e il
mondo del lavoro stanno affrontando oggi e a quelle che percepiamo come imminenti. In primis quella
demografica, per l'impatto della denatalità e l'invecchiamento della popolazione sulla tenuta dei sistemi già in essere e sulla progettazione di quelli futuri. Ma non solo. Assistiamo a un profondo cambiamento della società, a una costante transizione dei modelli organizzativi delle imprese, a una nuova domanda dei lavoratori verso il mondo del lavoro, soprattutto i più giovani".
Tutto questo "chiama le
istituzioni a impegnarsi per la realizzazione di
nuovi schemi per la tutela del
benessere delle persone – ha sottolineato – per garantirle guardando al mondo del lavoro anche quando i percorsi professionali non sono lineari e continui come sempre piu' spesso accade. Per ragionare su soluzioni che amplifichino le potenzialità del mutato contesto socio-economico e facciano tesoro delle buone prassi, anche quelle sperimentate durante l'emergenza pandemica. Come? Semplificando per quanto possibile l'
articolazione burocratica dei processi, mantenendo il presidio del monitoraggio e controllo, facendo sintesi tra le sollecitazioni per creare le migliori condizioni per l'evoluzione e l'innovazione del Paese. Con questa idea di fondo stiamo lavorando per il potenziamento delle politiche attive".