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BCE, Morgan Stanley vede tasso terminale al 4% e fine rialzi a settembre

Finanza
BCE, Morgan Stanley vede tasso terminale al 4% e fine rialzi a settembre
(Teleborsa) - Un picco ritardato e più elevato dell'inflazione core probabilmente spingerà la BCE ad aumentare i tassi più della attese. È l'opinione di Morgan Stanley, che ora prevede che la BCE raggiungerà un tasso terminale del 4%, dal precedente 3,25% stimato soltanto una settimana fa, e interromperà il suo ciclo di rialzi solo a settembre 2023. Inoltre, si legge in una nota, prevede che la BCE aumenti di 50 punti base a marzo e maggio, per rallentare il ritmo dei rialzi a giugno a 25 pb, e per attuare il suo ultimo aumento dei tassi di interesse a luglio (25 pb).

La lettura dell'inflazione dell'eurozona di febbraio, secondo gli analisti della banca d'affari statunitense, ha chiarito che l'inflazione alimentare si sta dimostrando più resiliente del previsto e sta impedendo al dato headline di scendere così rapidamente come previsto. "Peggio ancora, l'inflazione di fondo sembra molto più vischiosa di quanto previsto, trainata da una maggiore inflazione dei servizi", viene sottolineato.



Dopo il dato di febbraio, Morgan Stanley ora prevede l'inflazione complessiva al 6,0% nel 2023 (dal 5,4%), con il core che è stato rivisto significativamente al rialzo al 5,0% (dal 4,3% Y).

"Questo tipo di forza dell'inflazione sottostante non consentirà alla BCE di ridurre il ritmo del suo rialzo a 25 punti base, e ora prevediamo un altro aumento di 50 punti base a maggio - si legge nella ricerca - Solo nel corso dell'estate la BCE dovrebbe avere la prova di un rallentamento dell'inflazione core, il che significa che sarà in grado di aumentare di 25 pb a giugno e luglio prima di fermarsi a settembre".
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