(Teleborsa) -
Gallerie d’Italia di Milano, sito che fa parte della rete museale di
Intesa Sanpaolo, 26 maggio al 22 ottobre 2023, apre il
percorso espositivo temporaneo “Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura" a cura di
Luca Massimo Barbero, curatore Associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della Banca, che presenterà una
selezione di opere in continuità con
l’esposizione permanente "Cantiere del '900".
In mostra oltre 70 opere, generalmente non esposte nella sede milanese, tra le quali le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo. Questo percorso si incentrerà sul dialogo tra le
diverse ricerche scultoree di alcuni dei maggiori
protagonisti del XX Secolo in confronto ad importanti approfondimenti intorno alla
pittura del Secondo Dopoguerra. Ulteriore, fondamentale contributo all’allestimento, proviene dalle opere selezionate dalla
Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico gestito da Intesa Sanpaolo.
"Questo nuovo percorso espositivo, in continuità con il Cantiere del '900, rientra nel programma indirizzato a diffondere la conoscenza e la condivisione delle nostre raccolte di arte moderna e contemporanea", afferma
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, sottolineando "si propone un viaggio appassionante nell’arte del Novecento".
Nel monumentale
spazio di ingresso al museo i visitatori saranno accolti dalla grande
opera in marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp del 1966, a rappresentare l’ampia raccolta di sculture della Collezione Henraux oggi confluita in Intesa Sanpaolo. Da segnalare poi l’allestimento dedicato all’artista
Bruno De Toffoli, autore firmatario di uno dei Manifesti dello Spazialismo, movimento espressione della ricerca plastica e strettamente legato a Lucio Fontana. Un allestimento con radici cronologiche che partono
dai grandi Maestri della scultura del XX Secolo come
Arturo Martini con La Pisana,
Marino Marini con la Pomona e
Giacomo Manzù con il Grande Cardinale Seduto, opere raramente esposte insieme e qui riunite come emblematiche delle radici della scultura italiana.
Inedita la sala dedicata a
Fausto Melotti nella quale verrà mostrato per la prima volta al pubblico un importante corpus fittile del Maestro, protagonista anche della scultura ceramica. Grazie al confluire delle varie raccolte ci sarà una sala interamente dedicata a
Lucio Fontana come evidente rimando al tema dello Spazialismo.
Particolarmente significativa sarà la sala dedicata all’azzeramento e alla monocromia nell’arte contemporanea internazionale dei primissimi anni Sessanta, il cui perno sarà la
scultura Complex Form di Sol LeWitt, recentemente entrata nelle Collezioni Intesa Sanpaolo. Nelle due sezioni successive alcune ricerche legate all’astrazione e al segno della pittura alla fine degli anni Cinquanta, con artisti come
Carla Accardi con l’opera Senza Titolo,
Giulio Turcato e Antonio Sanfilippo con Superficie 45/C/63. Si presenta al pubblico un importante dipinto di
Corrado Cagli, Il flauto di canna, che rappresenta la continuità del grande pittore aprendo le sperimentazioni degli anni Sessanta.
Il percorso espositivo prevede nel
passaggio verso il “Cantiere del '900" un ideale cannocchiale tematico e visivo con opere di artisti che, partendo dall’astrazione classica, giungono nel Secondo dopoguerra ad una pittura sempre più minimale e procedurale. È il caso di un’artista come
Bice Lazzari qui presente con Misura 9,
Mario Nigro con un’astrazione pittorica prossima alla pittura analitica e di concetto come Roman Opalka.