(Teleborsa) - La pandemia ha determinato un’impennata delle
vendite online, che nel 2022 è diventata un momento di stasi per molte aziende del settore
retail e dei
beni di consumo (CPG). Ma l’e-commerce è tutt’altro che fermo e non si limita a eventi dedicati o offerte come il
Black Friday e il
Cyber Monday. Per
Boston Consulting Group (BCG), infatti, entro il 2027 ben il 41% delle vendite al dettaglio globali avverrà sui canali online, un aumento significativo rispetto al 18% registrato nel 2017.
L’ultimo studio BCG, "
Winning Formulas for E-Commerce Growth", ha coinvolto 410 aziende del settore del commercio al dettaglio e 415 aziende CPG in tutto il mondo, con ricavi che vanno da 50 milioni a oltre 10 miliardi di dollari, per indagare i cambiamenti dell’e-commerce dalla pandemia a oggi.
Secondo lo studio, le vendite e-commerce sono aumentate nel 2022 del 3% in Europa e del 7% sia negli Stati Uniti che in Asia e continueranno a crescere a livello globale con un tasso di
crescita annuo composto (CAGR) del 9% fino al 2027. Anche l’Italia ha registrato una crescita delle vendite molto rilevante durante il
Covid, arrivata al 77%, scesa nel post-pandemia al 22%, arrivando al 9% nei primi mesi del 2023.
"L’e-commerce continuerà a crescere anche dopo la pandemia? Credo sia una delle domande che ho sentito più di frequente negli ultimi tempi. Così abbiamo pensato di verificare – e la risposta è sì: continuerà a crescere, anche se a un ritmo meno frenetico. Parliamo di un +9% all’anno da qui al 2027. Che non è 14% del pre-COVID ma è comunque più del doppio del 4% a cui è previsto crescano le vendite nei canali fisici.” Ha commentato
Antonio Faraldi, Managing Director e Partner di BCG e coautore dello studio. “L’altro aspetto che ci interessava approfondire è come fare a vincere in questo comparto. Lo abbiamo chiesto direttamente a oltre 800 addetti ai lavori e il quadro che viene fuori, e che abbiamo incluso nel report, è molto interessante.”
Il report ha analizzato le aziende CPG sulla base di sei
indicatori per rilevarne il livello di maturità rispetto al
commercio online (investimenti digitali, numero di iniziative e-commerce, maturità tecnologica, struttura organizzativa e agilità del team). In base a questi parametri sono stati individuati i "
vincenti", ovvero le aziende che hanno dichiarato una crescita nel post-pandemia superiore al 30% annuo e sono sicure di continuare a crescere entro il 2027, e i "perdenti", ovvero le realtà con una crescita post-Covid fino al 10% annuo e che non hanno fiducia sulla propria
crescita futura. Tra retailer e aziende CPG, circa la metà è risultata
vincente (47%) e quasi un’altra metà è stata identificata come
perdente (46%), mostrando l’ampio margine di lavoro che ancora si può fare sia sul fronte strategico che di maturità digitale.
Sia nel retail che nel comparto CPG il
divario tra le realtà con una strategia e-commerce all'avanguardia e quelle ancora indietro è molto evidente, così come è evidente che la piena maturità del commercio online è ancora lontana. Per BCG questi gap possono però essere colmati con 3 elementi chiave:
stack tecnologici più maturi, comprese piattaforme digitali e di dati più avanzate; una
struttura organizzativa che supporta l'e-commerce, come hanno fatto le aziende vincenti, ampliando i propri team e integrandoli completamente al resto delle attività funzionali;
maggiore agilità, oltre il 50% delle aziende vincenti dichiara di avere team più agili, rispetto al 20% dei ritardatari.
L’analisi BCG sulle previsioni di vendita dei
consumatori durante il Black Friday 2023 ha rilevato come, in risposta all'
inflazione, i consumatori stiano cambiando le proprie abitudini di acquisto. Più del 50% ha infatti, dichiarato di aver ridotto gli acquisti non essenziali negli ultimi tre mesi, il 49% controlla e confronta i prezzi più frequentemente e il 41% compra di più in base a offerte e promozioni.
In linea con i cambiamenti nelle
priorità di acquisto, in vista del prossimo Black Friday e Cyber Monday il 74% dei consumatori a livello globale ha dichiarato di voler approfittare delle offerte, il 7% in più rispetto al 2022. Il 68% di questi approfitterà di questi eventi per acquistare i regali natalizi. I consumatori che prevedono di spendere di più sono statunitensi, con 460 dollari a testa, seguiti dalla Svizzera ($390) e dalla Germania ($385).