(Teleborsa) - Il DEF è
"semplicemente realistico" e "conforme esattamente, una volta tanto, al realismo che ha indotto la Commissione europea a chiedere ai paesi di presentare il documento in questa forma. E così hanno fatto tutti i partner europei".
Lo ha detto il ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". Nel Def "manca il programmatico? Il programmatico chi lo vuole lo trova", ha aggiunto.
"Penso che questo governo ha meritato la fiducia prima di tutto del popolo e vedendo risultati elettorali mi sembra che ci sia. In una democrazia parlamentare la fiducia del Parlamento,
e mi sembra che questa ci sia. E in una democrazia parlamentare con un debito alto come quello italiano è molto importante anche la fiducia dei mercati e questa l'abbiamo meritata".
Sul nuovo patto di stabilità approvato ieri: "è sicuramente un compromesso" e "non è la proposta italiana che il sottoscritto ha portato avanti" ma "quando si è in 27 a discutere bisogna ottenere quello che è possibile. E quello che è stato ottenuto è un passo in avanti rispetto alle regole che sarebbero entrate in vigore l'anno prossimo", ha detto Giorgetti.
Non manca un nuovo affondo sul Superbonus: "Che bello il superbonus che fa schizzare il PIL, brutto invece se crea il dilemma a chi deve prendere decisioni se mettere i soldi sul superbonus o limitare i trasferimenti alla sanità, alla scuola alla cultura", dice ironicamente il Ministro del Tesoro. "Purtroppo chi ha deciso questo tipo di politica ha deciso di metter
e questi soldi sul superbonus e toglierli a qualcun altro e alimentare il debito" ha aggiunto.