(Teleborsa) - "
Siamo al 62% di occupazione, ma puntiamo ad arrivare al 68% allineandoci ai grandi Paesi europei. E vogliamo che sia lavoro buono e di qualità". Lo afferma
Marina Calderone, ministro del Lavoro, in un'intervista al Messaggero Veneto di Udine. Calderone, che oggi sarà in Friuli, afferma che "
il salario minimo non è lo strumento adatto per fare crescere gli stipendi. Con la sua introduzione il rischio sarebbe che, soprattutto nei settori in cui oggi le retribuzioni sono basse, aumenti la disoccupazione producendo una parallela diminuzione delle tutele".
"Sono convinta che
dobbiamo concentrarci su un concetto di giusta retribuzione affidando alla contrattazione collettiva, anche di secondo livello, i possibili miglioramenti. Non penso esclusivamente ai compensi, ma anche ai diritti dei lavoratori, all'aggiornamento professionale, alla possibilità di conciliare vita privata e lavoro, nonchè alle eventuali premialità. La verità - conclude Calderone - è che
i salari crescono se aumentano produttività e competitività delle imprese".