(Teleborsa) - Dalla
riforma della Giustizia (processo civile e procedimento fallimentare) alla
riforma del Fisco, dalle leggi per la
Concorrenza alla
riforma delle PMI, senza dimenticare la revisione degli
incentivi alle imprese e l'aumento della spesa in
Ricerca e Sviluppo, le misure per la
prima infanzia e per il
pubblico impiego e, soprattutto, le misure per monitorare e contenere la
spesa pubblica e per razionalizzare le partecipate statali.
Sono molteplici e varie le misure e gli obiettivi annoverati
nell’appendice VI al Piano Strutturale di Bilancio a medio termine 2025-2029,, trasmessa dal MEF al Parlamento. Il prospetto - si spiega - contiene le
principali riforme e investimenti che l’Italia intende adottare per aumentare il potenziale di crescita e resilienza economica e migliorare la sostenibilità di bilancio del Paese.
Ciascuna linea di azione è collegata ad una misura del
PNRR o dell’Accordo di Partenariato della
politica di Coesione europea dell’Italia, con cui si pone in continuità o complementarità o fa riferimento a
una o più Raccomandazioni Specifiche del Consiglio UE, cui punta a rispondere, o ad
una o più priorità comuni UE che intende soddisfare. Per ciascuna linea di azione è indicato
l’obiettivo da raggiungere e uno o più
indicatori che permetteranno di monitorarne il conseguimento negli anni futuri.