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Il sassolino

Granelli di sabbia nel motore, per adesso niente di più.

Granelli di sabbia nel motore, per adesso niente di più.

Parliamo del tapering, perché non si parla d’altro e perché da qualche tempo sembra che l’universo ruoti intorno a questa questione. Per chi avesse vissuto nelle ultime settimane senza corrente elettrica e senza Internet, come gli abitanti di Chicago nella serie televisiva Revolution (non ancora arrivata in Italia), il tapering è la riduzione degli acquisti mensili di titoli da parte della Fed, lo zucchero-adrenalina-eroina (i giudizi divergono) che viene immesso dal 2009, in dosi sempre più massicce, nelle vene del sistema finanziario americano e che da qui si riversa nel mondo intero.

Bernanke ci tiene a distinguere il tapering da un aumento dei tassi. Il primo è come il sollevare delicatamente (e solo in parte) il piede dall’acceleratore di una macchina che ha ormai preso velocità, il secondo equivale invece a un colpo di freno. Con questa immagine Bernanke cerca di trasmettere l’idea di una Fed che sta ancora sostenendo molto attivamente la crescita e che vede come lontana, molto lontana, la sola ipotesi di un rialzodei Fed Funds.

Si noti che, mentre i mercati stanno posizionandosi in vista di un ciclo di rialzo dei tassi lungo, duro e imminente, la dottrina ufficiale della Fed non considera scontato nemmeno il tapering e ipotizza addirittura, in caso di bisogno, un aumento della dose di stimolanti. Il tapering, come Bernanke ha ripetuto fino alla nausea, ci sarà solo se tutto andrà meravigliosamente benee inizierà solo alla fine di quest’anno.

(Nella foto in alto: Damien Hirst davanti a uno dei suoi 1365 spot painting ufficialmente riconosciuti.)
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