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Il sassolino

Granelli di sabbia nel motore, per adesso niente di più.

Gli spot painting di Damien Hirst sono stati scambiati tra i 2 e i 4 milioni di dollariI mercati non sembrano nemmeno avere prestato attenzione al fatto che lunedì Obama ha molto ruvidamente licenziato Bernanke, il cui mandato in scadenza nelle prime settimane del 2014, ha detto il presidente, non verrà rinnovato. I tempi e i modi irrituali dell’allontanamento non possono non fare pensare a una Casa Bianca che vuole fare sapere fin da ora che ci sarà una persona di assoluta fiducia a gestire l’accelerazione attesa l’anno prossimo nell’economia con una politica monetaria ancora ultraespansiva. Chi prenderà il posto di Bernanke (la Yellen o Summers) sarà certamente più colomba di lui e dovrà garantire a Obama di fare coincidere la fine della sua presidenza con una ripresa forte dell’occupazione. Obama lavora ormai per i libri di storia (ha un ufficio apposta dedicato alla legacy).

Se Obama vuole la gloria duratura, i repubblicani cercano ovviamente di negargliela. Rick Santelli (Cnbc con simpatie Tea Party) fa una tirata violentissima (è su YouTube e merita) contro Bernanke, chiedendo di che cosa abbia ancora paura e che cosa lo trattenga dal dichiarare terminata l’esperienza del Qe e guarita un’economia che fra poco scoppierà di salute. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche se con toni più calmi, i grandi vecchi Greenspan e Feldstein.

È però interessante notare che i repubblicani nel Fomc, che pure cercanodi boicottare il Qe, non sono tutti d’accordo con la linea dellanormalizzazione accelerata. James Bullard, capo della Fed di St. Louis dilunga tradizione monetarista, chiede addirittura più Qe, perché l’inflazionesta scendendo troppo.

Questi sono gli strani tempi in cui ci troviamo a vivere. I democratici moderati e i repubblicani moderati sono in fondo d’accordo sul tapering e discutono solo su quanto velocemente smantellare il Qe. La sinistra e i monetaristi chiedono invece più Qe, la prima perché ci sono ancora troppi disoccupati e i secondi perché c’è troppo poca inflazione.

Il povero Bernanke deve guardare con un occhio all’inflazione troppo bassa, con un altro a un’economia ancora tiepida ma con prospettive di accelerazione e con un terzo a mercati finanziari già surriscaldati da quattro anni di rialzi obbligazionari e azionari. Deve cominciare a girare il transatlantico della politica monetaria senza però provocare un bear market rovinoso dei bond che sarebbe paradossale con l’inflazione ai minimi degli ultimi 50 anni. Deve mettere d’accordo i signori del Fomc, tutti molto educati ma anche in contrasto tra di loro. E da lunedì deve cominciare a trovarsi un nuovo lavoro.

(Nella foto: Gli spot painting di Damien Hirst sono stati scambiati tra i 2 e i 4 milioni di dollari.)
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