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La società della trasparenza

Raccontare tutto è di destra o di sinistra? E l’euro?

Raccontare tutto è di destra o di sinistra? E l’euro?

Byung-Chul Han è un filosofo tedesco di origine coreana. La rivista olandese Filosofie, sulla base di un sondaggio tra i lettori, lo ha inserito tra i 20 pensatori più interessanti del nostro tempo. I suoi libri, molto letti nel nord europeo, sono una critica dello stile di vita contemporaneo da un punto di vista vagamente anticapitalista. La Società della stanchezza è stato tradotto in italiano. La Società della trasparenza ancora no.

In Italia la trasparenza è ritenuta di sinistra, ma Byung-Chul Han la considera un tratto delle forze mercatiste neoliberali e la assimila alla pornografia e al voyeurismo. La società della trasparenza è un Panopticon totalitario in cui tutti guardano e controllano tutti. Il prezzo è la perdita di valori come la riservatezza e la fiducia.

Che in Occidente non ci siano le idee chiare sulla trasparenza è evidente. Gli antichi chiamavano Eraclito lo Skoteinòs, l’Oscuro, e lo facevano con ammirazione. Greenspan era l’Oscuro della Fed, quando la mancanza di trasparenza era considerata una componente essenziale dell’arte del central banking. Per questa sua oscurità Greenspan era ritenuto molto cool. Bernanke, in sintonia con i tempi nuovi e con la fine degli arcana imperii, ha fatto invece della trasparenza una bandiera e per questo è stato a sua volta molto lodato.

Ai bambini viene insegnato a dire sempre la verità. Al tempo stesso si spiega loro che non la devono dire sempre. Si può cioè pensare che la persona con cui si sta parlando è brutta, ma non si deve dirglielo. Si cresce destreggiandosi tra questi due imperativi e si impara strada facendo.

La Fed, ad esempio, sta imparando che se si dice tutto quello che passa per la testa a ogni singolo membro del Fomc, il mercato, che è lì apposta, si adegua immediatamente. Ma se il mercato si adegua immediatamente, a sua volta la Fed deve ricalibrare la sua tattica e spostare i suoi obiettivi dichiarati. E se la Fed sposta gli obiettivi il mercato si adegua di nuovo e così via, all’infinito, come in un gioco di specchi.

(Nella foto: Filosofi tedeschi contemporanei. Byung-Chul Han)
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