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L'Apocalisse inesistente

Argentina e Congo pagano, pagherà anche l'America.

Con l’arrivo della Yellen alla direzione della Fed il tapering sarà più lento, ma difficilmente verrà cancellato. Stanley Fisher sostiene che i tassi non potranno che salire. La nostra idea è che i tassi a lungo saliranno, ma in linea con l’inflazione. Il recupero dei tassi reali è la storia della fine del 2012 e del 2013 fino a giugno, ma per parecchio tempo, su questo fronte, non vedremo altro.

Salirà l’inflazione? La Yellen, pur restando inizialmente nell’ortodossia, ce la metterà tutta. Ha elaborato da tempo la teoria del controllo ottimale di inflazione e disoccupazione. Finché la disoccupazione rimarrà elevata, sostiene, sarà bene tollerare un’inflazione sopra il 2 per cento. Jan Hatzius interpreta con qualche malizia la teoria del controllo ottimale e la definisce una versione digeribile del targeting del Pil nominale.

Zeng Fanzhi. Mask Series. 1996, n. 6Ricordiamo che se il Quantitative easing è l’atomica delle banche centrali, il targeting del Pil nominale è la guerra stellare. Se si pianifica infatti un Pil nominale in crescita, poniamo, del 5 per cento, questo 5, in mancanza di crescita reale, può e deve essere tutto di inflazione. Naturalmente tutti preferiranno un 5 di crescita e uno zero di inflazione, ma in caso di difficoltà del ciclo economico potrà anche essere il contrario.

Il bear market dei bond non sarà il tracollo che si era immaginato tra luglio e agosto. Sarà molto morbido e graduale, ma ci sarà. I crediti come le obbligazioni corporate rimarranno immuni da ribassi ancora per qualche tempo e potranno perfino apprezzarsi ulteriormente nella parte di bassa qualità.

(Nell'immagine: Zeng Fanzhi. Mask Series. 1996, n° 6)
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