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Dieci punti

Idee sparse su un mondo agitato

Petroliferi e line aeree. In Europa, dove i prezzi sono regolati e le compagnie sono statali, certe correlazioni funzionano meno. In America, per contro, le line aeree traggono immediatamente grandi vantaggi (anche borsistici) da un indebolimento dei prezzi del greggio, mentre le società petrolifere ovviamente ne soffrono. Ogni tanto si creano però dei disallineamenti interessanti. In questo momento di petrolio debole le compagnie aeree sono forti, ma hanno ancora del potenziale legato alle ristrutturazioni in corso. I petroliferi, dal canto loro, sono eccessivamente deboli (Icahn, tanto per dire, li sta guardando con interesse). Ecco un momento, quindi, in cui si potrebbero tenere in portafoglio tanto line aeree quanto petroliferi con un rischio asimmetrico favorevole.

Robert Delaunay. Paysage au disque solaireVolatilità. Ne abbiamo avuta tanta e il suo costo è salito. Ricordiamo però che la volatilità è a sua volta volatile. Nulla vieta che il prossimo periodo sia relativamente tranquillo.

Strategia. La stagione d’oro dell’azionario volge lentamente al termine. Altrettanto lentamente, nei prossimi mesi, i momenti di forza dovranno essere utilizzati per ridurre l’esposizione. Non c’è nessuna fretta particolare e, soprattutto, bisognerà evitare di vendere nei momenti negativi, come la settimana scorsa. Però andrà fatto.

Pur con un’esposizione lentamente decrescente, le borse saranno ancora molto interessanti per chi avrà la pazienza di selezionare i titoli trascurati o quelli oggetto di improvvise ondate di vendite. Per il 2015, quindi, meno Etf e più attenzione ai singoli nomi in portafoglio.
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