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La Finanza "pietra filosofale" e l'uomo cosa

La natura dell'uomo sembra perennemente sospesa tra la materia e lo spirito, tra il mortale e l'immortale, tra il bene ed il male

Come stiamo vedendo ogni giorno l'uso spregiudicato e senza regole dei derivati (cds) per indebolire gli equilibri finanziari dei paesi può essere un deterrente più violento di un esercito e più nascosto, oscuro e subdolo da capire. L'attacco all'euro nella "campagna d'Europa" del 2010-12 è forse il più rappresentativo di una strategia che sembra preparata a tavolino con un operazione di accerchiamento ai lati simile a quello che nella seconda guerra mondiale aveva sconfitto Hitler – prima Grecia, poi Italia ed infine Normandia -.

Infatti sono stati presi di mira i titoli di stato di quei paesi che avevano mercati limitati e meno liquidi in modo che possibili vendite al ribasso potessero fare crescere la tensione e l'ansia complessiva. Quindi prima la Grecia, poi il Portogallo, l'Irlanda, la Spagna ed infine l'Italia con un "blitz- krieg" che a partire dal luglio 2011 in tre mesi a parità di situazione economica e finanziaria ha fatto schizzare lo spread da 200 b.p. a 600 b.p.


Lo scossone finanziario ha prodotto un cambio di governo durante il quale i dati si sono si sono messi a girare in senso opposto, infatti più peggiorava il sistema più lo spread migliorava contro qualsiasi evidenza. Il 20 gennaio del 2012 le agenzie di rating, mai trasparenti e spesso controcorrente, svalutavano 9 paesi europei ed il fondo salva-stati ma dopo solo una settimana, per la prima volta lo spread crollava a 400 b.p., inspiegabile razionalmente ma nello stesso giorno, casualmente, l'Europa dichiarava l'embargo del petrolio all'Iran, questo solo per dovere di cronaca.

Oggi lo spread è di 140 b.p., meno di ¼ di quello di quei terribili mesi in un contesto oggi economico e sociale significativamente peggiorato infatti il rating che al miglioramento dello spread è asimmetricamente peggiorato oggi è a BBB - appena prima dei "junk-bond" i titoli spazzatura. La razionalità dei mercati è quella di chi è in grado di condizionarli, la roulette sembra magica ma lo stregone un po' di meno ma finché ci si vuole credere, a partire dal principale quotidiano economico italiano, perché non continuare ad illudere con le collanine di vetro e con chincaglierie culturali varie.
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