Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

L'ultimo immortale

Comprare e tenere, il fascino e i limiti di una formula così semplice

Chiunque, quindi, può iniziare con un portafoglio di titoli di crescita (o con un buon fondo che crei anche un po' di alfa) e mettere da parte, iniziando da metà ciclo, i flussi di cassa via via generati, impiegandoli magari in un buon fondo con duration moderata, per poi ritrasferirne una parte verso l'azionario all'inizio del ciclo successivo.

L'asimmetria evidente nel metodo (si compra nella prima metà di ogni ciclo e non si vende mai) esce confermata dagli studi empirici di finanza comportamentale. L'errore più diffuso e costoso non è quello di comprare tardi, come si potrebbe pensare, ma quello di vendere presto. È noto e dimostrato che si soffre di più per una perdita di quanto non ci si rallegri per un guadagno. Questa asimmetria ci porta paradossalmente a tormentarci nelle fasi in qui siamo in utile (vendo? non vendo? e se poi scende?) e a rassegnarci e pensare ad altro in quelle in cui perdiamo. È per questo che, alla fine, vengono fuori piccoli utili e grandi perdite.

L'enorme scultura dedicata agli Otto ImmortaliIl metodo Buffett corregge questa distorsione senza relegarci alla passività totale. Siamo infatti chiamati a decisioni importanti come la determinazione del momento di inizio ciclo (quando si inizia a comprare) e di quello di metà ciclo (quando si smette di comprare e si inizia ad accumulare liquidità).

Già, appunto, ma adesso in che fase siamo? Guardando a quello che Buffett sta facendo viene da pensare che siamo all'inizio della seconda metà del ciclo in America e ancora nella prima metà in Europa. Buffett tiene poco più di un quarto del suo valore di libro in cash. Rimane quindi aggressivamente investito, ma sta lentamente cominciando ad accumulare liquidità. Per non accumularla troppo velocemente deve comunque comprare ancora qualcosa ogni tanto. È confortante che, per la prima volta, si stia mettendo a studiare seriamente l'Europa.

Condividi
"
Altri Top Mind
```