Mi spiego meglio con un esempio: la riforma Biagi intervenne in una fase di bassa crescita del PIL, ma di sostenuta crescita della spesa pubblica, mentre le
riforme Fornero e Renzi si inseriscono in un quadro congiunturale fortemente deflattivo in cui ogni riforma del diritto del lavoro è destinata a rimanere sulla carta, se il vero obiettivo congiunturale dei tre governi del Presidente Napolitano è stato ed è la
svalutazione interna dei salari e la deflazione dei prezzi. Anche la modifica dello Statuto dei lavoratori e il disconoscimento del ruolo del sindacato è coerente con detto obiettivo: ridurre i diritti sociali e privare i lavoratori dei residui strumenti di difesa della loro dignità e degli strumenti più incisivi della contrattazione collettiva.
Alcuni dati sintetici descrivono i risultati della disastrosa politica della svalutazione interna dei salari e della deflazione dei prezzi.
I salari reali sono tornati al livello del 1999; la disoccupazione è salita al 12,6% con circa un milione di disoccupati in più rispetto al 2007 e 3,5 milioni di scoraggiati; la produzione industriale si è ridotta di 20 punti; si è registrata una forte contrazione (-30%) degli investimenti pubblici e privati nel periodo 2007-14; l'inflazione è stata ridotta ai minimi storici.
Per un paese che per oltre 60 anni aveva sempre sommato componente strutturale e congiunturale dell'inflazione siamo al miracolo-disgrazia della deflazione? No! è l'obiettivo scientemente perseguito della c.d. politica dell'austerità dettata da Bruxelles e Francoforte con il Fiscal Compact nel tentativo maldestro di far recuperare competitività alle economie dei paesi periferici dell'Eurozona.
A fronte di tanto disastro il Presidente della BCE
Draghi prova a rimediare con circa cinque anni di ritardo con l'adozione del Quantitative Easing che il Presidente Obama adottò subito dopo che la crisi finanziaria si trasmise all'economia reale. L'allentamento monetario di Draghi è operativo da pochi mesi, ma ci vorranno ancora diversi mesi e forse qualche anno prima che gli effetti si traducano in maggiore sostegno della domanda di consumi e investimenti. Intanto noi “speriamo che Renzi se la cavi”.
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