Ma perché proprio adesso? L'economia americana continua a deludere, quella cinese si è quasi fermata, gli emergenti ristagnano. L'Europa va bene, ma con l'
euro e il petrolio che recuperano e con i tassi che risalgono la riaccelerazione non sarà così forte. Perché, allora, parlare di rialzo dei tassi (e anche con una certa foga e convinzione) proprio in questo momento? Che fretta c'è, quando non c'è nemmeno inflazione?
Chi ragiona in questo modo dimentica un fatto fondamentale. I tassi non si alzano per frenare la crescita (nemmeno i falchi radicali odiano la crescita) ma per prevenire l'inflazione prossima ventura. I manuali (per quello che valgono ancora) insegnano che l'inflazione salariale parte veloce non appena si raggiunge la piena occupazione.
L'America sarà in piena occupazione entro la fine dell'anno. Poco importa che ci sia tanta crescita o poca, l'
inflazione parte lo stesso.
State attenti a quello che desiderate, si dice spesso in inglese. I mercati azionari hanno sempre festeggiato, in questi anni, i costanti progressi dell'America verso la piena occupazione. Salendo e creando fiducia hanno contribuito loro stessi a produrla. Ora che si avvicina, però, la piena occupazione diventa ambivalente. Da una parte significa maggiore domanda di consumi, ma dall'altra comporta la rapida normalizzazione dei tassi.
Certo, questo giro, così ricco per i mercati, è stato miserello per l'economia reale.
La produttività non cresce da quattro anni e questo significa che si sta per raggiungere il capolinea della piena occupazione senza avere portato a casa molta crescita. Con poca produttività e poco credito (anche se a costo basso) non si potevano del resto fare miracoli.
La normalizzazione dei tassi porta fortunatamente con sé anche alcuni elementi positivi. Chi aveva in animo di comprarsi una casa con il mutuo (o, se azienda, di fare un'acquisizione) se la poteva prendere comoda fino a quando i tassi sembravano destinati a rimanere a zero per sempre. Ora che si profila
un rialzo la domanda di case e l'M&A accelereranno, con beneficio di molti settori azionari.
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