Ma è possibile che i valori di tali beni e monete possano essere interpretati singolarmente ed al di fuori di un sistema in cui alcuni sono variabili dipendenti – oro, petrolio, euro, materie prime ed uno, il dollaro, sia al momento la variabile indipendente? Proviamo a costruire una logica di interpretazione dei fatti e delle possibili correlazioni.
Nel momento in cui cessa la convertibilità in oro del dollaro – 1971 – i volumi monetari generano un processo inflattivo che si estenderà anche ad altri paesi come il nostro. La necessità di creare una domanda all'eccesso di dollari stampati senza più vincoli porta alla
creazione del petrodollaro: il petrolio viene pagato solo in dollari e viene alzato il prezzo al barile (da 1,40 $ passerà a 40 $ al barile e sul nostro paese si scatenerà la tempesta). Da quel momento il prezzo ed i volumi di petrolio venduti diventeranno in funzione della stabilità del dollaro e la loro interconnessione continua fino ad oggi, ma lo scenario è cambiato e rende molto più instabile la tenuta della valuta USA. Il predominio della finanza ed il perseguimento del principio di liquidità ha portato alla
finanziarizzazione dell'economia reale e tutto in funzione di massimizzare la liquidità a breve. Il percorso di delocalizzazione ha trasformato gli USA riducendo drasticamente l'attività manifatturiera a vantaggio dei servizi, crolla l'occupazione nel settore manifatturiero, ma aumenta quella nel settore dei servizi; il perseguimento di tale strategia cambia completamente la composizione del PIL degli USA come si può osservare:
La
manifattura crolla all'11% del PIL ed i servizi e la carta sono al 22% del PIL; senza manifattura non si produce ricchezza e solo con la finanza si concentra la ricchezza più rapidamente a scapito dell'uguaglianza, della disoccupazione, della povertà, del degrado morale insomma della devastazione sociale.
La bolla scoppiata nel 2008, ma preparata da decenni di speculazione e deregolamentazione in un paese che ha solo la monocultura della finanza, finisce per aggravare la malattia, così si cura il drogato aumentando le dosi e via con la trappola del
QE che immette liquidità in un
sistema che senza manifattura non può crescere. I danni e la loro evidenza non tardano a farsi vedere così aumenta la liquidità ma il PIL resta al palo come si può vedere:
Se la massa monetaria cresce senza una vera contropartita reale il rischio di una sua svalutazione diventa possibile anche perché gli equilibri di geopolitica sono profondamente cambiati; diventa necessario operare sui mercati per sostenere una massa monetaria che si allontana sempre più da un possibile valore reale e rende manifesta la debolezza del paese. Al fine di sostenere la valuta non è possibile permettere un suo sganciamento dal petrolio, quindi si vengono a formare curiose
correlazioni nei prezzi del petrolio e nel controvalore del dollaro: quando questo si indebolisce il prezzo del petrolio sale e viceversa:
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