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Europa al bivio tra moneta e pensiero: la vera sfida culturale

Ancora oggi siamo a dibatterci in un confuso pensiero tra la cultura monetaria che ci sta strangolando e la cultura vera che abbiamo perso

Questa rigidità a due velocità è stata durissima nei confronti della Grecia, un Pil come quello di Parigi ed un debito di 280 mld/euro, ma ha sempre sorvolato sulle responsabilità della Bundesbank che non è mai intervenuta sulla Deutsche Bank da quando questa si è seduta al banco dei derivati con le banche d'affari di Wall Street legittimando proprio quei prodotti tossici che dovevano essere regolamentati e la mettono al primo posto al mondo come esposizione globale.

La Deutsche Bank ha un debito pari alla metà del Pil tedesco e con derivati pari a 20 volte lo stesso che hanno determinato il crollo del titolo e l'esposizione al rischio:

Deutsche Bank - Credit Risk

I 75.000 mld/euro in derivati della Deutsche Bank spaventano meno dei 280 mld/euro del debito greco?

I conti ed i paragoni non tornano ed è del tutto evidente che i giochi sono altri. Comunque dopo l'invasione dei derivati proprio la Germania ha imposto un'austerity, per certi aspetti giusta, ma lasciando intoccati i prodotti tossici che hanno continuato a mordere la società europea. Shauble ha mostrato un accanimento particolare da esattore delle tasse, quale era il suo primo impiego, con una rigidità che il suo mentore Khol, studioso di storia, non avrebbe mai attuato; ma Khol era un grande politico. L'azione di indebolimento dell'unità europea è grave e pericolosa anche per chi lo promuove; d'altro canto la preoccupazione di una Europa Unita era stata espressa anche dall'ex presidente americano Nixon, che la vedeva come temibile concorrente.

Nell'attuale perdurante cultura egemonica degli Stati Uniti il timore può essere fondato, ma se l'orientamento va verso una forma più collaborativa, anche loro non possono fare a meno di questa Europa; infatti per il bene del mondo è necessario che l'America si apra al mondo per renderlo più sicuro, ma per farlo ha bisogno di un'Europa forte che sia vicina ma non più in posizione di sudditanza, come è stata pensata fino a oggi, perché i tempi sono cambiati. Senza una sua autonomia l'Europa rimane perennemente in mezzo al guado. Nel suo ultimo libro Khol rimarcava il fatto che la vicinanza con gli Usa era importante, ma la sua posizione era di informare sulle posizioni prese ma non quella di prendere ordini. Oggi anche la posizione ostile contro la Russia è anacronistica sia in senso politico che economico; la storia della Russia è parte integrante della storia europea, così la sua letteratura – Gogol, Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj... - la sua cultura è europea ed infine la grande Caterina di Russia era tedesca e la porta di Brandeburgo è rivolta all'est.

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