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Prioritario intervenire sulla regolazione del mercato

Recensione del libro di Robert Reich "Come salvare il capitalismo", in realtà, la democrazia

In un breve excursus storico, Reich cita l'inizio del declino del potere contrattuale dei sindacati dei lavoratori innescato in Europa da Margaret Tatcher e in America da Ronald Reagan tra la fine degli anni '70 e l'inizio di quelli '80. Da allora prendono piede anche in Italia governi e leader politici decisionisti che propongono riforme costituzionali a favore di un'assunta democrazia governante e, parallelamente, promuovono il declino dell'influenza dei c.d. corpi intermedi e delle stesse organizzazioni collaterali agli stessi partiti politici – alcune delle quali avevano anche demeritato.

Al loro posto si sviluppano altri GIO, le porte girevoli e – da ultimo - la liberalizzazione dei finanziamenti ai partiti politici e ai singoli uomini politici grazie ad alcune sentenze della Corte Suprema e di altri tribunali federali che statuiscono che le persone giuridiche hanno gli stessi diritti delle persone fisiche a promuovere le proprie idee e interessi politici. Precedono o seguono le privatizzazioni senza reali liberalizzazioni, le esternalizzazioni senza uno straccio di analisi, costi e benefici che dimostrassero i maggiori benefici per gli utenti e tutte le altre misure per ridisegnare e restringere il perimetro dello dell'intervento dello Stato nell'economia. In molti casi, si è trattato e si tratta di colossali frodi ideologiche perché in realtà quello che avviene non è un effettivo ritiro dell'operatore pubblico dall'economia ma il cambiamento del metodo di intervento. Meno spesa pubblica e meno tasse e più manipolazione distorta delle regole che disciplinano il funzionamento del mercato. Tutte operazioni che hanno consentito quella che possiamo chiamare la grande rapina.

Dal 1979 a oggi - scrive Reich - la produttività è aumentata del 65% ma il salario medio è cresciuto solo dell'8%. Lo spread medio tra il salario medio e i compensi dei manager che negli anni '50 del secolo scorso si aggirava attorno a venti, oggi supera le trecento volte di più. Allora c'erano quelli che Lippmann definì i manager statisti, oggi ci sono i manager rapaci (i raider) che, a loro dire, meritano quello che guadagnano perché producono valore per gli azionisti. C'è stato anche in America la neutralizzazione dei c.d. contrappesi e/o delle misure anche legislative con le quali un legislatore saggio riequilibra le forze economiche e politiche che svolgono il loro ruolo alternativamente e/o simultaneamente nel mercato economico e in quello politico. Non puoi mettere in competizione la 500 Fiat con la Ferrari, una barca che ha dieci mq di vela con una che ne ha 150, una regione ricca con una povera. Servono dei meccanismi compensativi delle diverse dotazioni di forze, di capacità fiscali, ecc. Per questi motivi Reich chiede appunto il ripristino di questi contrappesi con il taglio dei finanziamenti elettorali, il divieto delle c.d. porte girevoli tra Wall Street e posti nel governo e/o in alte cariche amministrative, la trasparenza nei finanziamenti a think tank, esperti, consulenti e anche ai docenti universitari che, non di rado, sono dietro e animano, direttamente o indirettamente, campagne politiche c.d. indipendenti o producono pareri pro-veritate per questa o quella causa, per questo o per quel prodotto.
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