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La coperta

Non è vero che le svalutazioni sono sempre a somma zero

Oggi abbiamo i termostati e le termocoperte, mentre al MIT hanno già pronta una pellicola di polimeri alimentati a energia solare che, applicata al pigiama, può regolarne a comando la temperatura. Il concetto di coperta troppo corta rimane però, come metafora, quando in economia si parla di risorse scarse da distribuire.

A livello globale, come è ben noto, il bene scarso di questi nostri anni è la crescita, che è la coperta che ci protegge dalla disoccupazione di massa e dall'instabilità sociale. Questa coperta è così preziosa che i vari paesi cercano ogni volta che possono di tirarla dalla loro parte svalutando la loro moneta. Poiché però la mia svalutazione è la rivalutazione degli altri ecco che si usa dire che i riallineamenti sono a somma zero. Se svaluto esporto di più e importo di meno, ma a spese dei miei vicini. La crescita globale resta invariata e la guerra valutaria genera solo instabilità e confusione, per cui può addirittura risultare a somma negativa se il mio vantaggio competitivo diventa più piccolo del danno creato agli altri.

La famiglia ai tempi dell'albero degli zoccoliQuesto, quanto meno, è quello che si usa dire, scuotendo la testa, soprattutto quando a svalutare sono gli altri. Come tutte le frasi fatte (e come molte delle regole che si studiano sui manuali di economia) la teoria della somma zero vale qualche volta, ma non sempre.

Ci sono infatti due casi in cui tirare la coperta può risultare a somma positiva e produrre più calore per tutti.

Il primo caso è quando si tira la coperta tutti insieme, allargandola (si suppone in questo caso che la coperta sia elastica). Se tutti i paesi creano contemporaneamente nuova base monetaria attraverso il Quantitative easing è come se tutti svalutassero l'uno verso l'altro. I rapporti di cambio rimangono alla fine invariati e si crea uno stimolo. Se lo stimolo mette in moto risorse inutilizzate crea crescita, se le risorse inutilizzate non esistono più crea solo inflazione. Se le risorse inutilizzate esistono ancora, ma non hanno voglia o modo di essere utilizzate lo stimolo ritorna al mittente (le banche ridepositano in banca centrale i soldi del Qe) e non succede niente. In questi anni abbiamo visto che lo stimolo ha avuto in parte il primo effetto e in parte il terzo. Alla fine, per quanto inferiore alle attese, è stato positivo.
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