Le cose vanno meglio anche a
Ildegarda, che negli ultimi due anni
ha ridotto a malincuore le sue posizioni sul Bovespa. Ora però la
svolta politica in Brasile è forte e irreversibile. Meirelles si sta muovendo bene, procedendo senza strappi, come è nel suo stile, ma nella direzione giusta. Il real non ha grande potenziale di recupero ulteriore, ma il rendimento corrente dell'obbligazionario brasiliano è molto buono. Ora Ildegarda compra Brasile e fondi emergenti.
Brunrico è uomo disincantato. Le
azioni non le ama e non le odia,
sono semplicemente opportunità di acquisto o di vendita da valutare guardando al posizionamento del mercato. Il recupero di questi tre mesi è stato forte, fa notare, ma è avvenuto con volumi bassi.
Questo significa che i portafogli, alleggeriti precipitosamente in febbraio, sono ancora troppo scarichi e si trovano immersi nell'atmosfera mefitica dei tassi a zero o negativi del cash e del risk free. Dopo qualche tempo quell'aria diventa irrespirabile e se le circostanze non sono proprio avverse il denaro deve essere rimesso a lavorare. Questa seconda parte del recupero non sarà certamente forte come la prima, perché la
Fed ne sequestrerà una bella parte
aumentando i tassi in giugno-luglio e facendo capire che un altro ritocco potrebbe arrivare in dicembre.
Le preoccupazioni degli strategist, aggiunge, sono perfettamente legittime e
una sorpresa su Brexit riaprirebbe tutti i giochi, ma perché una nuova correzione di mercato provochi danni profondi occorre che il pendolo si sia spostato di nuovo verso il soprainvestito. Ci vuole ancora tempo.
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