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Approssimazioni successive

La realtà corre veloce, i mercati cercano di correrle dietro


La terza versione di riforma è quella che proporrà Trump nei prossimi giorni e che possiamo solo provare a immaginare. Trump è intellettualmente attratto dalla versione radicale ma è consapevole del costo politico che potrebbe comportare. Non è la lobby degli importatori a preoccuparlo, ma l'effetto della border tax sul costo della benzina e su quello di molti beni di consumo importati. Per questo, probabilmente, la versione di Trump sarà di compromesso e prevederà o esenzioni dalla border tax per il petrolio e per i beni di largo consumo o la sua introduzione graduale. Trump è anche preoccupato dalla spinta al rialzo del dollaro che deriverebbe dalla versione radicale proprio nel momento in cui la Fed sembra sul punto di imboccare con decisione la via del rialzo dei tassi. La capacità di Trump di orientare il dibattito, al momento sopravvalutata dai mercati, sarà funzione della sua forza politica, che nel clima limaccioso e tempestoso della Washington post elettorale non è da dare per garantita e stabile.

La quarta versione è quella che uscirà alla fine dal senato, probabilmente più simile alla salsiccia churchilliana che alla pura ed elegante versione originale della camera bassa.

Come si vede, a seconda delle versioni il disavanzo pubblico rimarrà sotto controllo o esploderà, il dollaro salirà (prima versione) o starà fermo (seconda versione) e i tassi saliranno a velocità normale o a velocità accelerate.

Siamo solo alle prime battute di un percorso che si concluderà alla fine dell'anno o all'inizio del prossimo, con tempi cioè molto più lunghi di quelli che si immaginano i mercati. In questo anno i lobbisti lavoreranno a tempo pieno per stravolgere o difendere l'impianto della riforma. I governi esteri alzeranno il volume della propaganda, denunciando magari altri aspetti del trumpismo per coprire la preoccupazione per un'America che la riforma potrebbe rendere davvero competitiva.

La proposta che presenterà Trump, che i mercati tenderanno ad assumere come quasi definitiva, sarà in realtà solo una tappa di questo lunghissimo percorso. Qualunque reazione eccessiva alla sua proposta, positiva o negativa, andrà quindi contrastata, vendendo quello che sale e comprando quello che scende.

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