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L’Unione economica e monetaria davanti ad un bivio

C'è aria di cambiamento a livello europeo


Qui mi basta ricordare che anche in questa riforma si privilegia la funzione di stabilizzazione sacrificando del tutto la crescita. Come noto, il Fiscal Compact ha raggiunto il suo obiettivo ma c'è una norma transitoria che, dopo la valutazione della sperimentazione quinquennale, prevede la possibilità di inserire nei Trattati alcune delle principali del nuovo Patto di stabilità e crescita (Regolamento n. 1175/2011). Se il Trattato sull'Unione e quello sul funzionamento dell'Unione, in buona sostanza, sono la Costituzione europea e se questa è certamente la costituzione più lunga del mondo, ritengo che sarebbe un errore appesantirla ed allungarla ulteriormente. E' già un documento lungo, farraginoso e incomprensibile ai più.

Le norme sopra citate contengono regole sostanziali e procedurali su come si gestiscono i bilanci pubblici da parte delle autorità di politica economica e finanziaria e dette regole, in generale, devono essere flessibili per poterle adattare alle situazioni particolari che si verificano nei diversi paesi membri dell'UE. Nei Paesi avanzati dette regole sono scritte in leggi ordinarie. Nelle Costituzioni si scrivono principi e/o criteri generali. Ma in Europa prevale la sfiducia ed una classe governante composita come quella europea si illude di superare questo deplorevole stato delle cose alzando la fonte del diritto creando così un sistema normativo bizantino comprensibile solo ai più esperti addetti ai lavori.

Va precisato che la mancanza di fiducia appena menzionata è citata a p. 17 dalla stessa Commissione che ne è la prima vittima. Essa opera non solo nel rapporto tra elettori e eletti ma tra i poteri della stessa Unione. Il Consiglio dei capi di governo ha messo con le spalle al muro sia il Parlamento che la Commissione. L'idea circa il Consiglio era quella di creare una camera che richiamasse in qualche modo il senato federale di uno stato federale vero e proprio. In fatto si è legiferato un ossimoro, un ibrido che condivide la funzione legislativa con il Parlamento e la funzione esecutiva con la Commissione.

C'è mancanza di fiducia da parte del Consiglio dei capi di governo su quello che potrebbero fare istituzioni europee veramente democratiche che ispirassero la loro azione al perseguimento degli interessi generali di tutta l'UE. Ora è chiaro che se si continua su questa strada si aggrava il deficit democratico, si delegittimano le istituzioni. Servirebbe una vera riforma dei Trattati che si muovesse nella direzione della creazione di un vero e proprio stato federale. Ma questo non era e non poteva essere l'oggetto del documento della Commissione.
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