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Le avventure dell'inflazione

Da gas tossico a fonte di vita, per il momento


Senza questo effetto l'inflazione americana sarebbe oggi dello 0.4 per cento più alta (1.8 invece di 1.4 il Pce Deflator e 2.6 invece di 2.2 il Cpi). Quanto alla tendenza, State Street, che calcola l'inflazione nell'e-commerce di tutti i settori, nota un'impennata negli ultimi tre mesi. L'inflazione dell'online è un'indicatore anticipato. È qui che le aziende sperimentano rialzi e sconti che, in caso di successo, verranno adottati su scala più ampia.

Dal canto suo GaveKal, con altrettanta acribia, è andato a guardare sotto la superficie dei dati ufficiali giapponesi e ha notato, oltre alla pessima qualità del metodo di raccolta dei dati (un questionario inviato a un gruppo di dipendenti pubblici anziani che hanno il tempo e la voglia di compilarlo), una notevole e crescente sottostima dell'inflazione.

Fonte vulcanica dello Yellowstone colorata dagli estremofiliCon questo non vogliamo affermare che i dati di cui si nutre (e su cui filosofeggia) il mercato siano profondamente sbagliati o frutto di manipolazione. Vogliamo semplicemente dire che sono meno solidi e univoci di come appaiono. In tempi normali non sarebbe un grosso problema. L'inflazione è sempre una, nessuna e centomila ed esistono tante inflazioni quanti sono i panieri di ognuno di noi. In tempi in cui le valutazioni sono elevate, tuttavia, anche le piccole crepe vanno tenute d'occhio.

Quanto all'efficacia del metodo seguito finora dalle banche centrali per fare salire l'inflazione (tenere i tassi eccezionalmente bassi) il dibattito è acceso. Evitare il default degli zombie è positivo nella fase acuta di una crisi, quando si produrrebbe un effetto domino che coinvolgerebbe anche i soggetti sani. Tenere in vita gli zombie a crisi terminata provoca però un'allocazione subottimale delle risorse, abbassa la produttività di sistema e tiene in realtà bassa l'inflazione, perché gli zombie, che producono in perdita, tolgono pricing power ai sani. Non è da escludere che una Fed eventualmente guidata da Taylor provi ad abbandonare la strada dei tassi bassi ad ogni costo.

Per il 26 scommettiamo su una Bce più colomba delle attese, complice una crisi catalana che si preannuncia lunga e difficile. Se la Bce sarà davvero morbida, l'euro si indebolirà (o avrà comunque meno spazio per rafforzarsi nei prossimi mesi) e le borse saliranno. Su quel rialzo siamo pronti ad alleggerire.
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