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Sazi e soddisfatti

Quando non c'è più niente da sognare


Non bastasse, accanto a queste quasi certezze, ci siamo fatti l'idea (questa tutta da verificare) che avremo crescita senza inflazione per tutto l'orizzonte prevedibile, che la curva di Phillips è un'anticaglia buona solo per l'accademia, che l'inflazione salariale, grazie ai robot e all'intelligenza artificiale, non si farà viva mai più e che il rischio, se così lo vogliamo chiamare, è di avere ancora più crescita e ancora meno inflazione di quella che ci immaginiamo oggi.

Fernando Botero. Coppia che danzaNon solo, quindi, sappiamo tutto quello che volevamo sapere. Abbiamo anche tutto quello che volevamo ottenere e ci siamo formati l'intima convinzione che, se sorprese ci saranno, saranno positive. E non dimentichiamo che, oltre al sopraggiungere di certezze e attese positive, abbiamo visto anche il ridimensionamento drastico, giustificato o meno, delle preoccupazioni geopolitiche in Asia e di quelle politiche in Europa e in America.

A questo punto che cosa possiamo ancora sognare? Quali sorprese positive ulteriori potremmo immaginare? La manna dal cielo? Sarebbe deflazionistica, perché aggraverebbe l'eccesso di offerta. I soldi dal cielo? Rischierebbero di essere inflazionistici.

Il massimo che possiamo sperare è che il futuro sia come ce lo stiamo immaginando. Se non sarà così rimarremo delusi. Se sarà così dovremo comunque scalare una marcia e passare dall'euforia di un momento magico al benessere di una crescita ordinata e duratura.

Botero. L'orchestra. 2001Nel primo caso, la delusione, avremo un'inversione di tendenza in borsa, non necessariamente drammatica ma netta e percepibile. Nel secondo caso potremmo invece avere una correzione dovuta a prese di profitto, in particolare in gennaio, quando i venditori potenziali corporate di oggi, bloccati dall'attesa di aliquote più basse sui capital gain, potranno finalmente sfruttare il nuovo regime fiscale. Qualcosa di più, dunque, di un normale sell the news.

Al termine della correzione, che interesserà ovviamente i titoli e i settori saliti di più in questi due anni, i mercati azionari potranno riprendere a salire in linea con gli utili senza trarre benefici ulteriori da sogni e fantasie.

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