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L'America si innamora del socialismo


Quello che è interessante è che è la parte più radicale della sinistra radicale (Ocasio-Cortez, che non sarà candidabile fino al 2024) ad avere definito il terreno di discussione. Nessuno degli altri ha un tema suo e tutti, perfino Sanders, sono stati costretti a rincorrere la Ocasio. Ed è un segno dei tempi nuovi che la Amazon dell'antitrumpiano Bezos abbia rinunciato a costruire un enorme centro tecnologico a New York (cui il progressive De Blasio aveva fatto ponti d'oro) per l'opposizione del quartiere e della Ocasio. Una Tav americana.

I mercati si comportano come se le elezioni fossero fra mille anni. Molte cose, effettivamente, possono succedere tra oggi e il novembre 2020. Se ad esempio si dovesse risolvere il contenzioso commerciale America-Cina e America-Europa entro l'estate, ci sarebbe posto per una ripresa di fiducia su tutti i mercati e nessuno ha voglia di perdersi il buon rialzo che ne seguirebbe. E poi, ci sarà o no una recessione americana (e globale) nel 2020? Molti elementi fanno pensare a un forte rallentamento, ma è presto per capire se ci sarà davvero recessione.

E d'altra parte, che reazioni potrebbe indurre una recessione nell'opinione pubblica? Da un lato si potrebbe ipotizzare un'ulteriore radicalizzazione, ma dall'altro la paura potrebbe indurre alla prudenza. E che effetto potrebbe avere un candidato indipendente come Schultz? Fino ad oggi nessun indipendente è stato mai eletto, ma molti hanno conquistato abbastanza voti da fare perdere il favorito.

E infine, quanto riuscirebbe davvero a fare un presidente radicale, anche nell'ipotesi di un Congresso allineato? Farebbe eccezione alla regola per cui c'è solo un anno di tempo per fare le riforme desiderate?

A ben vedere, l'atteggiamento dei mercati è abbastanza comprensibile. Con un posizionamento ancora scarico di rischio dopo la caduta rovinosa di ottobre-dicembre, una Fed che non darà problemi come minimo fino a giugno e che potrebbe terminare in anticipo il QT già in dicembre, un'economia che da gennaio dovrebbe essere in riaccelerazione, utili ancora in crescita, Brexit depotenziata, dazi sulla Cina rinviati, ce n'è abbastanza per dare sostegno alla borse. Chi vuol esser lieto, sia, ma con prudenza.
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