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Sempre più difficile

Quando restare investiti diventa un obbligo


Ci sono segnali di cambiamento vero, dunque, ma le resistenze sono formidabili. L'Europa continua a teorizzare l'austerità fiscale e la liberalizzazione del mercato del lavoro come madre di tutte le riforme, mentre fra poco si ritroverà anche a fronteggiare le pressioni deflazionistiche di un euro più forte. Quanto all'America, è possibile che lo zelo pro-labor di molti candidati democratici alla Casa Bianca si trasformi, dopo un'eventuale vittoria, in un più tradizionale tax and spend, ovvero in un rafforzamento dei trasferimenti (Medicaid for All) piuttosto che in un rafforzamento del labor.

Se le cose stanno così, l'inflazione è ancora lontana almeno due anni. In questi due anni l'unica arma a disposizione per contenere la fisiologica voglia di sedersi di un ciclo espansivo che è in piedi da dieci anni continuerà dunque a essere quella monetaria. Altro Qe e tassi bassi, non importa se sempre più negativi. La ricetta è sempre quella e se occorre ci si metterà più sale, magari facendo Qe anche sulle borse e non solo sui titoli governativi.

Jerome PowellE ricordiamo che Trump, se vuole farsi rieleggere, deve avere economie e borse in buone condizioni. È bella la battuta di James Grant, secondo cui sarà difficile per Trump licenziare Powell, mentre sarà facile per Powell licenziare Trump, perché gli basterà tenere i tassi invariati. E tuttavia la pressione congiunta di Trump e dei mercati, ridiventati importanti in questa fase confusa, prevarrà sulla Fed a meno che l'economia non si risollevi improvvisamente nelle prossime settimane.

Con le politiche monetarie orientate in senso espansivo e pronte a esserlo ancora di più, gli asset finanziari continueranno a vivere nel loro nirvana. Certo, era tutto molto più semplice quando il ciclo era giovane, aveva una vita davanti e valutazioni degli asset di tutto riposo. Tutto aveva senso, allora, oggi molto meno.

Oggi il ciclo è maturo, le valutazioni sono alte, i tassi negativi, gli utili hanno finito di salire e tutto sta su perché è obbligato a stare su. Certo, si può comprare un Bund decennale e prepararsi a perdere, da qui a dieci anni, il 23 per cento del potere di acquisto (inflazione tedesca al 2, rendimento 0.3 negativo). Oppure si può continuare a rimanere investiti nel resto e portare ancora a casa qualcosa, almeno per un anno.
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