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Eccoli di nuovo

Oro e Bitcoin hanno un futuro


Sono passati meno di otto mesi e ci ritroviamo oggi con meno attese di inflazione di allora, con banche centrali che ancora in dicembre accarezzavano l'idea di alzare i tassi per due anni a venire e che oggi pensano di tagliarli anche aggressivamente. Siamo anche vicini all'attuazione del nuovo paradigma dell'inflazione simmetrica, che significa, per i prossimi anni, un obiettivo di inflazione più vicino al tre che al due.

Insomma, dall'idea di muoverci verso tassi reali positivi siamo passati a quella di un altro lungo periodo di tassi reali ancora più negativi rispetto a quelli degli anni scorsi. E a essere negativi non sono più solo i tassi reali ma, sempre di più, anche quelli nominali. Ecco allora il Bitcoin raddoppiato rispetto a ottobre e l'oro passato da 1200 a 1400. D'altra parte, tra un cinquantennale in franchi svizzeri a rendimento zero per il prossimo mezzo secolo e l'oro, probabilmente è meglio l'oro.

Il secondo fattore di supporto per i beni rifugio è strategico. Il mondo si va segmentando, ovunque si alzano muri e barriere e la porosità dei confini viene gradualmente meno. L'utilizzo del dollaro come arma induce le vittime delle sanzioni americane (Iran, Venezuela, Russia e ora Cina) a cercare alternative. Le banche centrali dei paesi emergenti continuano a comprare oro e le classi abbienti, nel timore di essere coinvolte dalle sanzioni, si volgono verso beni rifugio poco tracciabili. Chi ha somme modeste si rivolge alle criptovalute.

Il terzo fattore è il profilarsi di livelli di tassazione più alti, in certi casi in modo particolarmente aggressivo. Non inganni il fatto che avremo politiche fiscali più espansive nel prossimo decennio. Non saranno infatti le tasse a diminuire, ma le spese ad aumentare di molto. Una parte di queste spese aggiuntive sarà in deficit, un'altra parte sarà raccolta con imposte sulle transazioni finanziarie e sulla ricchezza. Chi ha dubbi in proposito si ascolti i primi due dibattiti tra i venti candidati democratici trasmessi dalla Nbc o si guardi la voglia di punire i ricchi che emerge dai sondaggi in America. Con Biden opaco e traballante e la Warren lanciatissima con la sua patrimoniale del 2 per cento annuale, la voglia di comprare un Picasso o un Koons e di nasconderli in un trust sale ogni giorno in chi ha le decine di milioni necessari. Per chi non li ha ci sono i lingottini da nascondere in giardino e le criptovalute.
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