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Prudenza e pazienza

Tardi per vendere, ancora presto per comprare


Il ribasso attuale delle borse, del 10 per cento, può apparire sufficiente a chi ha ansia di entrare o rientrare nel mercato. Ricordiamo però che avrebbe potuto accadere, anche in assenza di epidemia, per il semplice sovraccarico di posizioni rialziste dopo sei mesi di corsa senza sosta. Per avere un punto realistico di rientro bisogna aspettare che il livello di allarme in America raggiunga almeno quello che stiamo vivendo oggi in Italia, dove peraltro i casi, a ben vedere, sono ancora pochi.

Nulla vieta ai particolarmente impazienti di cominciare a entrare subito, naturalmente. Chi entra ora, però, deve essere pronto a sopportare due mesi di dati macro in declino e un primo trimestre di dati corporate non certo brillanti. Si consideri anche quello che sta accadendo in queste ore in Cina, dove al rientro al lavoro in alcune regioni corrisponde, come si poteva immaginare, una recrudescenza dell'epidemia.

Quanto all'arrivo su un cavallo bianco del vaccino e delle banche centrali, perché il vaccino sia effettivamente disponibile per il pubblico occorrerà un anno. Quanto alle banche centrali, alla fine faranno qualcosa (e anche molto, se combinato con le politiche fiscali), ma non subito. La Bce è paralizzata e la Fed, per rimangiarsi la tesi ufficiale che tutto sta andando per il meglio, ha bisogno di vedere almeno qualche dato negativo. Certo, la disponibilità tedesca a un limitato stimolo fiscale in Europa va nella giusta direzione e anche in Asia ci si sta muovendo. Parliamo però di politiche di stimolo alla domanda in un momento in cui, con le fabbriche e gli uffici chiusi o a lavoro ridotto, è in corso prima di tutto uno shock da offerta. Il rilancio monetario e fiscale avrà quindi effetto a epidemia conclusa, ora c'è solo l'effetto annuncio.

Prudenza e pazienza, dunque. Prudenza perché non si possono escludere rischi di coda seri (una recessione globale) se l'epidemia dovesse protrarsi nel tempo e diffondersi ulteriormente nello spazio. Pazienza perché ci saranno varie false partenze (la prima c'è già stata) prima di quella vera, che comunque arriverà.

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