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Biden

Che cosa può cambiare


Vista dall'alto l'economia apparirà dunque ben supportata da politiche della domanda aggressive. Vista dal basso apparirà appesantita da un aumento della pressione fiscale sulle imprese, da una legislazione che alzerà il costo e la rigidità del lavoro, da una massiccia reregulation e da iniziative specifiche su una lunga serie di settori (Silicon Valley, farmaceutico, finanza, difesa, petrolio e gas) che avranno in comune effetti negativi sugli utili. Ci saranno in compenso incentivi per le energie alternative, non tali da configurare un Green New Deal vero e proprio ma comunque consistenti.

Per i mercati, con Biden saranno ipotizzabili un dollaro più debole e borse più opache ma non necessariamente deboli. Molta attenzione andrà prestata ai singoli titoli e settori che verranno penalizzati, ma se il livello complessivo del mercato terrà, come pensiamo, la loro debolezza dovrà essere compensata dalla forza anche ingiustificata degli altri. Un altro comparto che trarrà grande beneficio da un'amministrazione Biden sarà quello dei titoli obbligazionari degli stati e degli enti locali, perché anche i più indebitati e destinati all'insolvenza (generalmente amministrati da democratici) verranno salvati.

I mercati pensano a Biden come a una continuazione di Obama. In realtà, lo stesso Obama cambiò da una legislatura all'altra, e Biden, che si troverà di fronte a un mondo diverso e a un'America radicalizzata, sarà a sua volta diverso e più radicale di come viene oggi percepito. Un messaggio importante sarà la scelta del vicepresidente che, con il ritiro dell'ipotesi Klobuchar, sta virando verso scelte più radicali.

Venendo al breve termine, ribadiamo l'idea che l'equilibrio dei mercati è poco sotto i livelli attuali e lì resterà finché non avremo segnali più decisi di ripresa dell'economia. Questi arriveranno sicuramente se la pandemia, che finora ha avuto ovunque un ciclo di tre-quattro mesi, inizierà a uscire di scena anche nelle aree in cui è ancora in fase ascendente. I timori che circolano sul fiscal cliff globale (il venir meno, nei prossimi due mesi, degli stimoli fin qui varati per combattere gli effetti economici della pandemia) sono in larga misura infondati, perché gli stimoli verranno ritirati con molta gradualità.

Mercati laterali nella seconda parte dell'anno saranno comunque da vedere positivamente come consolidamento e base da cui ripartire per il rialzo l'anno prossimo.
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