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Messa a fuoco

I mercati tra passato, presente e futuro


La questione è molto complicata e rischia di rendere arroventate elezioni che già di loro si preannunciano tese. Il voto in America non è particolarmente limpido già oggi (in certe zone un immigrato irregolare può votare, in altre no) e rischia davvero di perdere legittimità. D'altra parte la richiesta di Trump presta ovviamente il fianco ad accuse di ogni tipo, soprattutto in una fase in cui i democratici appaiono in grande vantaggio (anche se negli ultimi giorni questo vantaggio è andato assottigliandosi). Chi ricorda il clima del dicembre 2000, quando Gore e Bush si disputarono la vittoria, farà bene a prepararsi a uno scontro analogo, se non più radicale.

Sintetizzando, chi investe deve muoversi tra dati macro in miglioramento più lento del previsto e con banche centrali e governi che sembrano avere dato quello che, nel breve, potevano dare. Il prolungarsi della pandemia e, soprattutto, il ritorno eventuale di una psicologia dominata dalla paura, possono complicare la ripresa dei consumi e allargare l'area delle imprese, soprattutto piccole e medie, che rischiano di esaurire i soldi in cassa e quelli disponibili a credito.

Dall'altro lato, il dato sorprendente sulla deflazione americana nel secondo trimestre fa pensare che le banche centrali non avranno remore nel rimettersi a pensare a nuovi strumenti espansivi. Il prossimo in lista di attesa (forse per settembre) è l'adozione da parte della Fed di un obiettivo di inflazione che tenga conto dell'inflazione restata sotto il due per cento negli anni passati e che cerchi di recuperarla nei prossimi, alzando di fatto il target al 2.5-3 per cento. Questo richiederebbe un Quantitative easing ancora più massiccio e prolungato, nel caso anche azionario. La Bce, dal canto suo, sarebbe obbligata a fare altrettanto, pena un euro troppo forte.

Abbiamo vissuto, nei mercati, una fase di relativa serenità perfino eccessiva. La seconda metà dell'anno sarà più nervosa e non sarà priva di momenti sgradevoli. Chi è particolarmente agile potrà provare a cavalcarli con qualche prudente incursione al ribasso, chi lo è meno avrà dalla sua parte la speranza sempre più concreta dei vaccini e banche centrali che considerano gli asset finanziari strumenti di trasmissione di una politica monetaria che dovrà rimanere ultraespansiva per molto tempo a venire.

(Foto: © senoldo/123RF)
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