Facebook Pixel
Milano 17:35
34.363,75 +1,89%
Nasdaq 19:36
17.461,44 +1,46%
Dow Jones 19:36
38.527,19 +0,75%
Londra 17:35
8.044,81 +0,26%
Francoforte 17:35
18.137,65 +1,55%

Seconda ondata

Ci sono ancora strumenti per fronteggiarla?


È legittimo dunque chiedersi se, nello scenario peggiore di un'autentica seconda ondata, ci siano ancora strumenti di policy per sostenere economie e mercati con la stessa efficacia che abbiamo visto fin qui. La risposta è per fortuna largamente positiva, ma ci sono alcune importanti avvertenze.

Cominciamo dalla politica monetaria. Nella cassetta degli attrezzi troviamo, in ordine crescente di efficacia, la continuazione del Quantitative easing in corso in Europa e in America, l'ampliamento del Qe e l'introduzione di tassi negativi profondi. La continuazione del Qe in corso, di proporzioni imponenti, non è messa in discussione da nessuno e smentisce l'idea che le banche centrali, dopo le grandi misure dei mesi scorsi, non stiano facendo più niente.

L'ampliamento del Qe, dal canto suo, è sempre possibile. Non esiste un limite teorico all'ampliamento delle dimensioni del bilancio delle banche centrali e in ogni caso, anche se ci fosse, la Bce e ancor più la Fed sono ben lontane dai livelli cui si sono spinte la Banca del Giappone e la Banca Nazionale Svizzera, finora senza particolari conseguenze negative. Negli anni scorsi era diffusa l'idea che riempire una banca centrale di titoli comporta il rischio che una loro eventuale caduta di prezzo si mangi il capitale della banca e la mandi a equity negativa. Oggi non lo pensa più nessuno perché sappiamo che in regime di fiat money la banca centrale può ricreare da zero il proprio capitale con una semplice scrittura contabile.
Condividi
"
Altri Top Mind
```