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Caveat venditor

Perché il mercato azionario fatica a correggere

Come un tappo di sughero nell'acqua, il mercato azionario torna velocemente a galla ogni volta che una minaccia lo spinge verso il basso. Anche la ribellione dei forum è stata riassorbita. Nel complesso il movimento di wallstreetbets ha inflitto qualche decina di miliardi di perdite a un piccolo numero di fondi hedge e ha intascato, a parte gli ultimi arrivati, una bella quantità di soldi. Ma la sua virulenza è stata stemperata non solo per questo giro, ma anche per il prossimo periodo.

Finché ha puntato le sue tuttora modeste munizioni contro bersagli piccoli e ben scelti (come le posizioni al ribasso su piccole società per una quantità addirittura superiore ai titoli emessi) è stato efficace. Quando è caduto nella tentazione di alzare il tiro verso bersagli più grossi, come l'argento o il Vix, la sua potenza di fuoco ha rivelato i suoi limiti. L'establishment finanziario, dal canto suo, ha serrato le file mentre ai regolatori è bastato gettare qualche granello di sabbia nell'ingranaggio (alzando i margini da depositare per le operazioni a leva) per togliere slancio a una spinta che stava già iniziando a perdere forza per conto suo.

Qualcosa rimarrà comunque di questo movimento. La sua abilità tecnica, in alcune sue componenti, non è inferiore a quella degli investitori istituzionali e anche la sua capacità di resistere alle infiltrazioni è stata finora superiore alle attese. Nei forum c'è infatti una sorta di gerarchia sia di merito sia di anzianità di presenza. I milioni di ultimi arrivati (4 milioni in una sola settimana) non vengono seguiti subito e devono guadagnarsi sul campo, con ripetuti consigli giusti, la loro capacità di influenza.
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