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Troppo di una cosa buona

Quanta inflazione arriverà per effetto degli stimoli fiscali?


Larry Summers e Olivier Blachard sostengono la prima ipotesi. Si tratta dei due esponenti più autorevoli e influenti del mainstream globale (clintoniano il primo e punta di diamante del potente Peterson Institute il secondo) che fino a ieri si sono spesi per promuovere politiche espansive, sostenendo in particolare che, in un mondo di tassi a zero, i governi che si indebitano per investimenti che abbiano un ritorno di crescita anche modesto non vanno ad aumentare il rapporto debito/Pil ma lo vanno al contrario ad abbassare.

Colpisce anche per questo vederli adesso molto critici verso il pacchetto prevedibilmente da un trilione e mezzo che fra due mesi verrà approvato dal Congresso. Le misure fiscali prese per mitigare la crisi del 2008, dice Summers, furono metà del necessario, ma questa volta siamo a ben cinque volte l'output gap creato dalla pandemia. Se a questo aggiungiamo il trilione in arrivo entro la fine dell'anno per le infrastrutture e i risparmi elevati delle famiglie formatisi per sussidi e minori spese durante il lockdown e pronti ora per essere spesi, il potenziale inflazionistico è evidente. L'economia americana non rischia di surriscaldarsi, dice Blanchard, rischia di prendere fuoco.

Esprime la sua preoccupazione anche Bill Dudley, fino a tempi recenti numero tre della Fed e democratico di ferro che nel 2019 aveva esortato la Fed a provocare una recessione per non fare rieleggere Trump. Per Dudley ci sono nove ragioni per temere un'inflazione vivace già nei prossimi mesi. Tra queste le più interessanti sono la rapidità della ripresa, la riduzione permanente di offerta nei settori colpiti dalla pandemia a fronte di una domanda che presto tornerà normale, le frizioni nel mercato del lavoro (un ristoratore che ha chiuso la sua attività non si riconverte facilmente il un progettista di turbine eoliche) e le aspettative di inflazione che continuano a crescere e possono esse stesse contribuire a fare salire i prezzi.
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