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Contraddizioni

Attenzione a quello che si desidera


Una seconda tensione, questa volta in campo verde, è quella tra transizione energetica e terzomondismo. Da una parte si desidera che la riconversione, per essere accettata dal pubblico, non abbia un costo troppo elevato e si insiste, per provarlo, sul fatto che il costo delle rinnovabili continuerà a scendere. Dall'altra si appoggiano i paesi emergenti che intendono riappropriarsi delle loro risorse e tagliare i profitti delle multinazionali con l'obiettivo di finanziare spese sociali.

Sappiamo che il rame giocherà una parte importantissima nella transizione energetica e sappiamo anche che i maggiori produttori, accanto allo Zambia e all'Indonesia, sono il Cile e il Perù. Questi ultimi due paesi sono nel pieno del cambiamento. Il Cile ha appena eletto un'assemblea costituente fortemente orientata a sinistra e il Perù andrà fra poco alle urne con un favorito, Pedro Castillo, che si dichiara ammiratore di Chávez e Maduro. La camera bassa cilena, dal canto suo, ha approvato in queste ore l'innalzamento delle royalties sul rame, portandole dal 40 al 75 per cento in caso di ulteriori aumenti di prezzo.
Quando le royalties aumentano, una parte del costo viene normalmente assorbita dalle compagnie minerarie, ma un'altra parte si scarica inevitabilmente sul prezzo finale. L'aspetto più notevole è che, storicamente, la maggiore assertività dei paesi produttori si manifesta dopo anni di ciclo rialzista delle materie prime. Questa volta, invece, la vediamo crescere già a inizio ciclo e la vediamo estendersi, una contraddizione nella contraddizione, anche ai produttori di greggio, ovvero di una materia prima teoricamente condannata a morte.

Una terza tensione, in campo liberale, la vediamo tra il valore del multilateralismo e quello della transizione energetica. L'Unione Europea si proclama paladina del multilateralismo e del libero mercato, ma lavora a gran ritmo per introdurre unilateralmente una tassa di ingresso sui prodotti che contengono energie sporche. Ecco allora il protezionismo cacciato dalla porta rientrare dalla finestra dipinto di verde con conseguenze inflazionistiche evidenti.
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