Facebook Pixel
Milano 24-apr
34.271,12 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 +0,32%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 24-apr
8.040,38 0,00%
Francoforte 24-apr
18.088,7 0,00%

Mercati impegnativi

La navigazione si fa più complicata


Ora che è finita questa distrazione provocata dall'onda anomala, si potrebbe pensare, torna più chiaramente visibile il tema di fondo, quello della ripresa, ed è su questo che va impostata la seconda parte dell'anno. In buona misura questo è vero, ma nel frattempo le cose si sono complicate. La rotta resta la stessa, la ripresa, ma la navigazione diventa da qui in avanti più impegnativa e le notti si prospettano un po' meno serene.
La prima questione è quella dell'inflazione. I reflazionisti (quelli che hanno puntato sul secondo approccio) hanno scambiato la prima ondata inflazionistica con il rialzo lento e strutturale che cominceremo a vedere dal 2023. Tra il primo e il secondo movimento ci sarà una fase di calma, tanto ingannevole, forse, quanto è stata ingannevole la prima ondata. Il Congressional Budget Office, un rispettato centro bipartisan al quale i politici di Washington si affidano quando vogliono conoscere i conti veri, ha ricalcolato l'output gap dei prossimi anni e ha anticipato al primo trimestre del 2022 il momento in cui l'America avrà colmato il gap tra produzione effettiva e produzione potenziale non inflazionistica. Il Cbo, con la sua grande autorevolezza, ha quindi confermato le analisi di JP Morgan, che vede il chiudersi dell'output gap già alla fine di quest'anno. Questo porta a un'alternativa non entusiasmante. O la crescita, per evitare l'inflazione strutturale, sarà più bassa di quella che il consenso si aspetta oppure di inflazione torneremo a parlare nei prossimi anni e sarà allora un'inflazione meno spettacolare ma più diffusa in tutti gli angoli dell'economia e, soprattutto, solida e radicata, con crescita lenta all'inizio e poi più veloce.

Una seconda possibile difficoltà per la navigazione nel secondo semestre è data dalla crescita meno brillante del previsto. Rimaniamo dell'avviso che il rallentamento iniziato tra maggio e giugno sia temporaneo, ma la situazione andrà monitorata con attenzione.
Condividi
"
Altri Top Mind
```