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Il futuro nelle radici

Siamo di fronte ad una crisi antropologica che ha radici in un modello socioculturale non più in grado di rispondere ai nostri bisogni

È giunto il tempo di capire che siamo di fronte ad una crisi antropologica che ha radici in un modello socioculturale non più in grado di rispondere ai nostri bisogni. La soluzione non la troveremo mai in provvedimenti meccanicistici esterni al sistema sociale - leggi sulla finanza, banche, politica, economia, ecc. - ma nel modo di operare all'interno del sistema sociale mettendo l'uomo al centro dei nostri interessi come fine e non come mezzo.

Ricostituire un sistema relazionale basato sulla solidarietà e sul capitale sociale è la via da percorrere per evitare di trovarci di fronte al caos.

La lettura attenta della storia è indispensabile per interpretare come nei fatti che avvengono si possano capire le relazioni tra cause ed effetti nei lunghi tempi che attraversano i secoli e come la storia si ripeta non in modo meccanicistico ma seguendo una sorta di pendolo che oscilla sempre tra la spinta verso l'unione e la collaborazione e una opposta verso il conflitto sociale non solo tra Paesi ma anche tra singole persone, come avviene oggi in una sorta di scontro quotidiano.

L'alternarsi di questi periodi dimostra la difficoltà di trovare un equilibrio stabile in un dinamismo incessante che fa oscillare il pendolo della storia rischiosamente tra i suoi estremi.

Sembra che l'uomo non riesca mai a ricordare la sua storia, così continua ad essere una domanda senza risposta certa se l'uomo riuscirà nel tempo a dominare la sua aggressività genetica e suicida a favore di una maggiore attenzione al senso di solidarietà e di fraternità espresso dall'amore verso gli altri che rimane l'unica via per evitare il caos come si ceca di evidenziare nel presente lavoro.

* * *

Il futuro nelle radici, edito da Egea, è il nuovo libro di Fabrizio Pezzani. Il 50% dei diritti sarà destinato a FINCOPP, associazione italiana dei malati incontinenti, che raccoglie quasi sei milioni di persone in Italia.


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